Il tentativo recente del premier israeliano Benjamin Netanyahu di porre il canale nazionale Educational Tv sotto il controllo della Israel Broadcasting Authority (IBA) fa gridare allo scandalo all’interno della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme, oltre che nell’arena mediatica. IBA è l’azienda tele-radiofonica pubblica, la cui dirigenza viene designata dal governo in carica; Educational Tv è invece il canale tradizionalmente dedicato alla produzione di programmi per ragazzi e studenti (ma non solo), che opera in maniera autonoma in seno al ministero dell’Istruzione.La mossa di Netanyahu è stata interpretata da alcuni parlamentari e da parte della stampa come «un nuovo modo del premier per tacitare i media e colpire la libertà di stampa». Si è espresso così l’esponente del partito centrista Kadima, Nahman Shai, ex presidente IBA, e già responsabile della radio Militare e portavoce dell’esercito. Parole dure contro l’iniziativa del capo del governo sono arrivate anche dai compagni di coalizione. Alex Miller, parlamentare di Israel Beitenu, il partito ultranazionalista del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, ha criticato severamente «la volontà di privare Educational Tv della sua indipendenza». «In questo momento – ha aggiunto Miller –, non c’è alcun bisogno di creare un’altra crisi con l’IBA, che proprio adesso sta affrontando riforme drammatiche». Yaffa Vigodsky, che per otto anni è stata al timone di Educational Tv, ha dichiarato alla radio nazionale: «Il giorno in cui Educational Tv sarà controllato dalla IBA arriverà, probabilmente, ma non ora». «Attualmente – ha ammesso Vigodsky –, il canale ha i suoi problemi, ma sotto questo aspetto una simile iniziativa è inutile. Non vedo il punto». Nel corso degli anni, Educational Tv è stata più volte sul punto di essere chiusa. Fondata nel 1965, per volontà congiunta del ministero dell’Istruzione e la Fondazione Rothschild, è stata il canale televisivo pioniere del Paese. I ripetuti tagli del ministero delle Finanze hanno portato l’emittente sull’orlo dell’estinzione. Ma vigorose levate di scudo da parte di vari settori della politica, della cultura e della opinione pubblica hanno mantenuto in vita la stazione. Oggi il budget di Educational Tv è di 80 milioni di NIS all’anno (circa 16 milioni di euro). http://www.focusmo.it/
martedì 29 novembre 2011
Israele: Educational Tv passerà sotto il controllo dell'IBA
Il tentativo recente del premier israeliano Benjamin Netanyahu di porre il canale nazionale Educational Tv sotto il controllo della Israel Broadcasting Authority (IBA) fa gridare allo scandalo all’interno della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme, oltre che nell’arena mediatica. IBA è l’azienda tele-radiofonica pubblica, la cui dirigenza viene designata dal governo in carica; Educational Tv è invece il canale tradizionalmente dedicato alla produzione di programmi per ragazzi e studenti (ma non solo), che opera in maniera autonoma in seno al ministero dell’Istruzione.La mossa di Netanyahu è stata interpretata da alcuni parlamentari e da parte della stampa come «un nuovo modo del premier per tacitare i media e colpire la libertà di stampa». Si è espresso così l’esponente del partito centrista Kadima, Nahman Shai, ex presidente IBA, e già responsabile della radio Militare e portavoce dell’esercito. Parole dure contro l’iniziativa del capo del governo sono arrivate anche dai compagni di coalizione. Alex Miller, parlamentare di Israel Beitenu, il partito ultranazionalista del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, ha criticato severamente «la volontà di privare Educational Tv della sua indipendenza». «In questo momento – ha aggiunto Miller –, non c’è alcun bisogno di creare un’altra crisi con l’IBA, che proprio adesso sta affrontando riforme drammatiche». Yaffa Vigodsky, che per otto anni è stata al timone di Educational Tv, ha dichiarato alla radio nazionale: «Il giorno in cui Educational Tv sarà controllato dalla IBA arriverà, probabilmente, ma non ora». «Attualmente – ha ammesso Vigodsky –, il canale ha i suoi problemi, ma sotto questo aspetto una simile iniziativa è inutile. Non vedo il punto». Nel corso degli anni, Educational Tv è stata più volte sul punto di essere chiusa. Fondata nel 1965, per volontà congiunta del ministero dell’Istruzione e la Fondazione Rothschild, è stata il canale televisivo pioniere del Paese. I ripetuti tagli del ministero delle Finanze hanno portato l’emittente sull’orlo dell’estinzione. Ma vigorose levate di scudo da parte di vari settori della politica, della cultura e della opinione pubblica hanno mantenuto in vita la stazione. Oggi il budget di Educational Tv è di 80 milioni di NIS all’anno (circa 16 milioni di euro). http://www.focusmo.it/
Il tentativo recente del premier israeliano Benjamin Netanyahu di porre il canale nazionale Educational Tv sotto il controllo della Israel Broadcasting Authority (IBA) fa gridare allo scandalo all’interno della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme, oltre che nell’arena mediatica. IBA è l’azienda tele-radiofonica pubblica, la cui dirigenza viene designata dal governo in carica; Educational Tv è invece il canale tradizionalmente dedicato alla produzione di programmi per ragazzi e studenti (ma non solo), che opera in maniera autonoma in seno al ministero dell’Istruzione.La mossa di Netanyahu è stata interpretata da alcuni parlamentari e da parte della stampa come «un nuovo modo del premier per tacitare i media e colpire la libertà di stampa». Si è espresso così l’esponente del partito centrista Kadima, Nahman Shai, ex presidente IBA, e già responsabile della radio Militare e portavoce dell’esercito. Parole dure contro l’iniziativa del capo del governo sono arrivate anche dai compagni di coalizione. Alex Miller, parlamentare di Israel Beitenu, il partito ultranazionalista del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, ha criticato severamente «la volontà di privare Educational Tv della sua indipendenza». «In questo momento – ha aggiunto Miller –, non c’è alcun bisogno di creare un’altra crisi con l’IBA, che proprio adesso sta affrontando riforme drammatiche». Yaffa Vigodsky, che per otto anni è stata al timone di Educational Tv, ha dichiarato alla radio nazionale: «Il giorno in cui Educational Tv sarà controllato dalla IBA arriverà, probabilmente, ma non ora». «Attualmente – ha ammesso Vigodsky –, il canale ha i suoi problemi, ma sotto questo aspetto una simile iniziativa è inutile. Non vedo il punto». Nel corso degli anni, Educational Tv è stata più volte sul punto di essere chiusa. Fondata nel 1965, per volontà congiunta del ministero dell’Istruzione e la Fondazione Rothschild, è stata il canale televisivo pioniere del Paese. I ripetuti tagli del ministero delle Finanze hanno portato l’emittente sull’orlo dell’estinzione. Ma vigorose levate di scudo da parte di vari settori della politica, della cultura e della opinione pubblica hanno mantenuto in vita la stazione. Oggi il budget di Educational Tv è di 80 milioni di NIS all’anno (circa 16 milioni di euro). http://www.focusmo.it/
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