Egitto, il blogger ateo condannato a due anni di carcere
Jacques Attali, sull’Express, ha portato alla luce il caso di Maikel Nabil Sanad, un blogger condannato a due anni di carcere per aver “offeso” l’esercito, diffondendo informazioni sulle violenze da esso compiute. Le condizioni in cui è detenuto sono drammatiche, tanto da spingerlo a cominciare uno sciopero della fame, che negli ultimissimi giorni avrebbe sospeso. Maikel Nabil Sanad si definisce, sul suo blog, “liberale, laico, femminista, imprenditore, pro-occidentale, pro-Israele, ateo, materialista, realista, favorevole alla mondializzazione, antimilitarista e pacifista”. Prese di posizione ritenute troppo “estreme” dal regime: che ha liberato l’altro blogger-simbolo della lotta contro le prepotenze dell’esercito, Alaa Abdelfattah, che si dichiara invece musulmano. Ed è quindi ritenuto molto più capace di un ateo di mobilitare folle a suo favore.
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