lunedì 16 gennaio 2012


Le fiaccole della Memoria

Arrivano alla spicciolata all’uscita dello Shabbat: ad attenderli un silenzio surreale, il buio della notte squarciato da tante candele accese. Sono i cittadini romani, alcune centinaia, ritrovatisi ieri sera in via Santa Maria Monticelli al civico 67 di fronte a quel fazzoletto di marciapiede dove giovedì pomeriggio alcuni balordi hanno divelto le pietre d’inciampo poste appena poche ore prima in ricordo delle sorelle Spizzichino. Un’offesa alla Memoria e a tutte le vittime della Shoah che ha suscitato lo sdegno della Capitale e a cui la Comunità ebraica, insieme a molti cittadini, a rappresentanti della società civile e delle istituzioni – erano presenti tra gli altri il sindaco Gianni Alemanno e il presidente della Provincia Nicola Zingaretti – ha deciso di reagire con una fiaccolata intensa e partecipata. Al centro del presidio, uno striscione sostenuto da ragazzi e ragazze dell’Hashomer Hatzair con scritto “Ricordati di ricordare”. Nessun discorso ufficiale, nessun microfono: solo un commovente e composto silenzio. A chiederlo è Adachiara Zevi, responsabile della terza edizione del progetto Pietre d’Inciampo a Roma, che apre il sit-in con un intervento in cui auspica la prossima individuazione dei responsabili di questo vile atto di odio. Durissimo Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica capitolina, che rivolto alla stampa dice: “La nostra pazienza è finita. Non rimarremo inermi, non accetteremo più provocazioni di questo tipo e risponderemo punto per punto”. Le luci si spengono, la folla si disperde. C’è tristezza e rabbia, ma anche la consapevolezza di non essere soli.a.s http://www.moked.it/

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