venerdì 20 gennaio 2012


^ ^ ^ M U S A N E W S ^ ^ ^Newsletter dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele
La cultura è l’arma più forte della democrazia Amos Luzzatto

In uscita in Italia il nuovo romanzo di Nava Semel E IL TOPO RISE La scrittrice israeliana in Italia per presentare il suo nuovo romanzo, pubblicato da Atmosphere e tradotto in italiano da Olga Dalia Padoa. Dal testo è stata tratta un’opera lirica ed è in preparazione il film.Il romanzo è scritto in 5 parti: storia, leggenda, poesia, fantascienza e diario, la creazione di un ciclo di 150 anni. Inizia, nel 1999, con la storia di una bambina di cinque anni, come racconterà alla nipote anni più tardi. La bambina è lei (ora la nonna) che fu affidata dai genitori ad una famiglia di agricoltori che vivevano in un remoto villaggio. Lei fu nascosta in una cantina di patate, al buio per circa un anno, con poco cibo, solo un topo in sua compagnia - e violentata ripetutamente dal figlio dei contadini. La seconda parte è il diario della nonna, che getta più luce sul racconto della superstite così come sul titolo del romanzo. Il topo, secondo il mito della creazione alternativa legate dalla nonna, ha chiesto che Dio gli conceda il dono della risata, ma ben presto si rese conto del più miserabile degli errori di Dio: "... In un mondo dove i bambini devono essere nascosti. [...] Il caos non è un semplice "difetto" incidentale, ma un completo collasso del sistema. Un mondo deve essere distrutto dalle fondamenta e ricostruito fin dall'inizio". La nipote condivide poi la storia della nonna con la sua insegnante e così facendo, si innesca una catena di eventi che risuonerà per decenni a venire. Nella terza parte, in cui una raccolta di poesie scritte sulla bambina e il topo è diffusa su internet, è seguita da un rapporto di ricerca (quarta parte), scritto nel 2099 da parte di un antropologo deciso a scoprire le origini del diffuso mito della "bambina e del topo". Questo capitolo è anche una riflessione sulla natura della memoria - la sua presenza persistente coscienza dell'uomo; i suoi effetti spaventosi; la possibilità di una susseguente speranza: "Una cicatrice storica non garantisce infatti che eventi orribili non si ripeteranno; l'esistenza della memoria può, tuttavia, concedere qualche speranza". La quinta parte è il diario del prete che salva la bambina dal campo di concentramento e che, nel tentativo di ristabilire la speranza e la fede in Dio e nell'umanità, scopre di avere perso le sue speranze.E il topo rise ha a che fare con gli orrori dell’Olocausto e con la comprensione della natura umana, con la necessità di dimenticare per sopravvivere, e con la necessità di ricordare, comunque.«E il topo rise è un libro unico. A differenza di altri libri sull'Olocausto che si concentrano solo sugli eventi storici terribili, il presente romanzo fa i conti con l'atto di ricordarli». Ebookee«Questo romanzo si fonde comunque in un’indimenticabile e commovente storia che risuona nei lettori per gli anni a venire. Sarà un classico in futuro, e non saremo sorpresi di vederlo inserito in elenchi di lettura richiesti sia alla media sia a livelli di scuola superiore». Large print Reviews. Nava Semel Nava Semel (nata nel 1954 a Tel Aviv, Israele), laurata in Storia dell’Arte lavora come critico d’arte in programmi televisivi e radiofonici e per alcune riviste. Ha scritto poesie e romanzi per adulti e bambini, ha composto e tradotto fiction televisive e opere teatrali. Ha vinto numerosi premi, tra i quali l’American National Jewish Book Award di letteratura per l’infanzia, il 1994 Women Writer`s of the Mediterranean Award, il 1996 Israeli Prime Minister`s Award for Literature, il 1996 Austrian Best Radio Drama Award e il 1999 Ze`ev Award. Molti suoi racconti sono stati adattati per la televisione, il cinema e il teatro. Nava Semel è anche membro del Massua Institute of Holocaust Studies ed è membro del consiglio direttivo del Museo Yad Vashem.Da questo libro E il topo rise, è stata tratta un’opera lirica ed è in lavorazione l’adattamento cinematografico.

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