mercoledì 28 marzo 2012

Allerta massima in Israele per la "Giornata della Terra" di venerdì prossimo

Si preannuncia per venerdì 30 marzo una giornata ad altissima tensione lungo i confini israeliani con la Palestina ed i vicini arabi in occasione dell'annuale "Giornata della Terra"......................Da giorni sui siti palestinesi si rincorrono gli appelli alla mobilitazione totale della popolazione verso manifestazioni anti-israeliane da svolgersi in tutte le città, specie in quelle di frontiera. Sono previsti disordini a Gerusalemme, a Jaffa e in altre decine di città ma in particolar modo preoccupa il prevedibile assalto ai centinai di posti di blocco israeliani in Cisgiordania.Anche dalla Striscia di Gaza sono previste enormi manifestazioni che quasi certamente interesseranno i confini con Israele dove probabilmente assisteremo a nuovi picchi di violenze. L'organizzazione che controlla la Striscia, Hamas ed i Fratelli Musulmani in Egitto hanno tutto l'interesse nel tornare al centro dell'attenzione mondiale nel ruolo di vittime dell'oppressione israeliana. Ma non solo i palestinesi sembrano interessati allo scontro con lo Stato ebraico. Il regime siriano, nella speranza di distogliere l'attenzione internazionale dalla rivoluzione in atto nel Paese si sta attivamente preparando per convogliare centinaia e centinai di manifestanti verso i confini israeliani. Si segnalano decine e decine di pullman pronti a partire dalle principali città della Siria diretti verso il Golan. Anche dal Libano sono previste migliaia di persone che si andranno ad ammassare lungo i confini con lo Stato ebraico. L'organizzazione sciita di Hezbollah aiutata dall'Iran sta pianificando marce con donne e bambini nel tentativo di forzare la frontiera con Israele.Della questione è preoccupata fortemente anche la Lega Araba che si riunisce in questi giorni a Baghdad per un vertice estremamente importante per il Governo iracheno. La sensazione è che le proteste palestinesi abbiano come ulteriore obbiettivo quello di spingere gli Stati arabi del Golfo a riprendere massicciamente i finanziamenti verso la Palestina, recentemente diminuiti a causa del crescente debito accumulato dai palestinesi.Le forze israeliane sono in stato di massima allerta nella paura che le manifestazioni possano sfociare in pericolosi scenari di violenze. Nell'infuocato Medio Oriente di questi mesi il rischio che gli eventi prendano una piega pericolosa per la stabilità regionale rimane altissimo. http://it.ibtimes.com/

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