sabato 17 marzo 2012

Paola Gassman nei panni di Golda Meir

"Donna fragile e premier di ferro"

Roma, 16 marzo 2012 - "COSA ACCADE quando l’idealismo diventa potere?" chiedeva il drammaturgo William Gibson. Oltre si potrebbe dire: cosa accade quando protagonista dell’idealismo e del potere è una donna, influenzata anche dalle emozioni private? Così Maria Rosaria Omaggio ha affrontato la regia del lavoro di Gibson dedicato a una delle figure più importanti della storia del XX secolo: 'Il balcone di Golda'. Golda è la Meir, prima donna premier di Israele, quarta al mondo a ricoprire questo ruolo. Una 'Lady di ferro', paragonata alla Thatcher, "il miglior uomo al governo" diceva di lei l’ex premier Ben Gurion. "Invece era una donna, certo forte ma anche con molte fragilità", dice ora Paola Gassman che porterà in scena il lavoro di Gibson - con tremila repliche a Broadway detiene il record del cartellone più longevo per un monologo - il 20 marzo (con repliche fino al 1° aprile) al Piccolo Eliseo di Roma. Sola in scena, alle spalle le immagini della vita di Golda Meir soffuse nelle musiche firmate dal premio Oscar Luis Bacalov.Signora Gassman, che cosa le è piaciuto di Golda, scoprendola?"La dualità. I 'balconi' in effetti dovrebbero essere due: da uno ci si affaccia sulla politica internazionale, sulla storia, dall’altro balcone invece lo sguardo corre sulla sua vita privata. Complessa, difficile, che appartiene a tutte le donne. I problemi con i figli, il rapporto con il marito, gli amanti, la fragilità dei sentimenti. Di contro, il ruolo pubblico con le immani decisioni che ha dovuto prendere. Una figura molto interessante".Maria Rosaria Omaggio alla regia... una donna: è più facile o difficile?"Mi piace lavorare con un regista serio, non mi sono mai soffermata sul fatto che fosse maschio o femmina".Lei a teatro, molte altre al cinema con Meryl Streep/Thatcher in testa. E’ il momento delle donne di potere?
"Non saprei... E’ un modo, credo, per far conoscere anche ai più giovani figure importanti nella vita del secolo scorso, animato dalla forza di molte donne di potere. Nel mio caso si è voluto storicizzare il personaggio, non politicizzarlo, dare qualche strumento in più di conoscenza che possa servire anche a leggere gli avvenimenti attuali che riguardano Israele".Anche Paola Gassman è una primadonna."Ma assolutamente no. Provo orrore per il divismo. Potrà capire... all’inizio sono stata assalita dall’attenzione dei media, la mia non è proprio una famiglia che passa inosservata".A che cosa ha dovuto rinunciare per inseguire il teatro?"A qualcosa avrò rinunciato, ma non parlerei di rinunce quando si fa una scelta di vita. Magari mi dispiace non aver vissuto abbastanza i miei figli, ma credo che senza questo lavoro sarei stata una madre peggiore, come d’altronde senza la famiglia non sarei stata una buona attrice".Mai fatto cinema?"Il cinema ed io ci siamo reciprocamente, serenamente ignorati".E la televisione?"Mi piacerebbe, non dico di no, avere qualche ruolo di bella madre, di autorevole nonna, ma questa tv non ha molte cose che mi piacciano".Vorrebbe più teatro in tv?"Ma proprio no. La ripresa televisiva di un lavoro teatrale l’ho sempre trovata orrenda. Io - come diceva mio nonno Renzo Ricci - voglio un sipario che si apre, davanti a me".Annalisa Siani, http://qn.quotidiano.net/

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