venerdì 27 aprile 2012

Gaza city

MO: cambio leadership Hamas in favore Haniyeh

Una svolta in senso ancor più radicale potrebbe essere alle porte in seno alla leadership di Hamas, la fazione islamica palestinese al potere nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti interne citate in forma anonima dall'edizione online del giornale israeliano Haaretz, stando alle quali un voto segreto per il rinnovo del politburo di Hamas si è concluso giorni fa con la designazione a nuovo numero uno del movimento di Ismail Haniyeh (già capo del governo di fatto di Gaza) al posto di Khaled Meshaal (esponente della diaspora), e con la sconfitta dei candidati più pragmatici.Secondo le fonti, la scelta di Haniyeh suggellerebbe la vittoria della nomenklatura di Gaza, recalcitrante rispetto agli accordi di 'riconciliazione' firmati da Meshaal nei mesi scorsi con il presidente moderato dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, e alle sue recenti dichiarazioni - meno aggressive del solito - nei confronti del processo di pace con Israele. E con essa quella dell'ala militare della fazione.Nel politburo risultano infatti cooptati figure come Mohamed Ali Jabari (capo delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas nella Striscia) e di altri capi-milizia come Yehia Sanwar, uno dei presunti registi del rapimento del militare israeliano Ghilad Shalit. Oltre all'ideologo di Gaza, Mahmud a-Zahar, voce apertamente ostile all'impantanato processo di 'riconciliazione' con al-Fatah, il partito laico di Abu Mazen rimasto al governo solo nella Cisgiordania dopo la sanguinosa rottura interna al fronte palestinese del 2007.Sembrano invece rimasti fuori personaggi indicati in veste di 'moderati' rispetto agli standard di Hamas quali Razi Hamed, Salah al-Bardawil (uno dei negoziatori della 'riconciliazione' o ancora il 'diplomatico' anglofono Ahmed Yusef. (ANSAmed).

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