sabato 28 aprile 2012
Confesso che l’articolo di Ivano Marescotti pubblicato da Il Fatto Quotidiano
mi era sfuggito o, più probabilmente, era finito nel calderone delle
decine di articoli pressappochisti su Israele che vengono scritti volta
per volta da chi vuole la ribalta mediatica. Generalmente non mi piace
criticare articoli scritti da altri ma per questo voglio fare una
eccezione.Il perché è presto detto: è un articolo
intelligente, pressappochista ma intelligente in quanto è decisamente
subdolo e proprio per questo degno di nota. Di primo acchito non si può
dire che sia un articolo antisemita ma lo è, con intelligenza, con
furbizia, persino con cose ovvie e piuttosto farlocche, ma è decisamente
antisemita e spiego subito perché.L’articolo di Marescotti fa parte di
quella famiglia di scritti che punta dritto a delegittimare Israele, a
negare o a mettere in dubbio la sua democrazia insinuando nel lettore
l’idea che in realtà si sia di fronte a uno Stato teocratico, nato senza
averne il Diritto e portando via la terra ad altri (Marescotti dice
testualmente: creare uno Stato in pochi mesi (con una direttiva ONU,
dopo la guerra) in territorio altrui, assumendo la caratteristica di
una classica occupazione coloniale, probabilmente è stato un errore
fatale). Questa forse è la delegittimazione più importante e
subdola. Secondo il Marescotti la nascita di Israele sarebbe stata
quindi un “errore fatale”. Lasciamo perdere il contorto
discorso sul fatto che un popolo millenario non abbia il Diritto di
tornare alla sua terra di origine (l’esempio con i neri d’America è
davvero il massimo del contorsionismo), il messaggio che si vuol mandare
è devastante e decisamente antisemita.Ma il massimo Marescotti lo raggiunge quando afferma: “molti
Stati del Medio Oriente, Iran e Siria soprattutto, hanno
caratteristiche profondamente antidemocratiche e mentalità medievali,
sono pericolosi, razzisti e tirannici. E fin dalla sua nascita Israele,
lì in mezzo, costituisce un magnifico pretesto per la loro odiosa
politica oppressiva. Ma Israele non fa nulla per evitare le tensioni”. Insomma, Israele ormai c’è (anche se per un errore fatale)
ed è in mezzo a paesi razzisti, tiranni e pericolosi che ne bramano
l’annientamento, però non fa niente per evitare le tensioni con questi
paesi. Per esempio potrebbe permettere ai suoi nemici di infiltrarsi in
Israele e compiere attentati. La costruzione del muro di protezione,
secondo questa contorta teoria, sarebbe quindi un atto antidemocratico
in quanto ha impedito ai terroristi di farsi esplodere negli autobus
israeliani e questo, naturalmente, alza la tensione. Il fatto che
Israele sia preoccupato per il nucleare iraniano (viste le intenzioni di
Teheran) innalza le tensioni. Insomma, Israele per non innalzare le
tensioni nell’area dovrebbe permettere ai suoi nemici di fare ciò che
vogliono.Che dire poi di quando il Marescotti afferma con sicurezza che Israele tiene i suoi cittadini arabi “in subalternità politica, economica e sociale”,
dimostrando non solo di non conoscere affatto la realtà israeliana ma
di inventarsi si sana pianta affermazioni ridicole e mendaci al solo
fine di squalificare e delegittimare lo Stato di Israele e con esso i
suoi cittadini.Vede sig. Marescotti, in Israele tutti
possono criticare il Governo e lo fanno. Ci sono Ong pagate
profumatamente con soldi pubblici che lavorano esclusivamente contro il
Governo israeliano, di qualsiasi colore esso sia. Ci sono manifestazioni
e persino scioperi. Il tutto nella massima libertà. I blogger che
contestano il Governo non vengono arrestati a differenza di quello che
avviene i Cisgiordania o a Gaza. Chi contesta il Governo non viene
ammazzato come è avvenuto a un noto “attivista” italiano da anni
residente a Gaza e strangolato perché si era permesso di contestare
Hamas (lo ha fatto una sola volta e gli è stata fatale). Anche
all’estero tutti possono contestare le decisioni israeliane, ma cercare
di delegittimare lo Stato di Israele come fa lei, a partire dalla sua
creazione che lei giudica un “errore fatale”, è il
peggiore degli antisemitismi perché nascosto dietro a ragionamenti che
potrebbero anche avere un senso se non fosse che sono pretestuosi e
unicamente volti alla pura e semplice delegittimazione. Ecco perché io
ritengo che il suo sia un discorso antisemita, perché punta a
delegittimare un popolo, quello ebraico, facendo però credere (o
cercando di farlo agli allocchi che non mancano mai) che le sue sono
contestazioni nel merito. E no, questo si che è “ipocrita e vigliacco” e
pure in malafede. Mi chiedo, ormai invano da tanto tempo, come mai
illuminati personaggi come lei o altri (mi vengono in mente i Lerner, i
Vauro ecc. ecc.) non spendono mai una sola parola per criticare Hamas o i
regimi sanguinari che circondano Israele. Perché per una volta non si
parla dei curdi massacrati dai turchi, dei siriani o dei ragazzi del
Movimento Verde iraniano. Certo, i vari Assad, Erdogan o Ahmadinejad
massacrano migliaia di persone ma non sono “aggressivi” e certamente non
contribuiscono ad innalzare la tensione in Medio Oriente al contrario
di quel “errore fatale” di Israele. Vede quanta ipocrisia c’è in lei e in tutte le persone come lei?Nel mondo non esistono democrazie
perfette e Israele non fa eccezione. Non esistono governi perfetti che
indovinano ogni decisione e Israele non fa eccezione. Ma in Israele
criticare il Governo e cercare di migliorare le cose è possibile a
differenza di tutto il resto del Medio Oriente e di molte altre parti
del mondo. A persone come Marescotti non interessa criticare Israele o
il suo Governo, a loro interessa unicamente delegittimare e insinuare dubbi sulla legittimità di un popolo intero.
Questo, cari amici, è antisemitismo senza se e senza ma. Sarà più
intelligente, forse più forbito, ma è antisemitismo allo stato puro.Franco Londei, http://www.secondoprotocollo.org/
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