mercoledì 30 maggio 2012

Medio Oriente, scoperto nuovo virus in Iran, Israele e Siria

Gli esperti di sicurezza hanno detto ieri che un virus informatico altamente sofisticato sta infettando i computer in Iran e in altri paesi del Medio Oriente e potrebbe essere stato distribuito almeno cinque anni da gruppi specializzati nello spionaggio informatico.I dati raccolti dagli esperti suggeriscono che il virus, soprannominato Flame (fiamma), potrebbe essere stato ideato per conto degli stessi mandanti che hanno commissionato il worm Stuxnet, che attaccò i computer del programma nucleare iraniano nel 2010 e che avrebbe danneggiato seriamente molte centrifughe utilizzate per l’arricchimento dell’uranio.I ricercatori del Kaspersky Lab, un’azienda russa specializzata i sicurezza informatica ed autrice della scoperta, hanno detto che devono ancora determinare se Flame ha una missione specifica come Stuxnet (che attaccava delle particolari centraline elettroniche SIEMENS), ma si sono rifiutati di dire chi secondo loro possa aver creato e messo in circolazione il nuovo virus.L’Iran in passato ha accusato gli Stati Uniti e Israele di essere i mandanti del worm Stuxnet.Gli ​​esperti di sicurezza informatica hanno detto che la scoperta dimostra pubblicamente ciò che essi sanno già da tempo: gli uffici di spionaggio e controspionaggio di vari Paesi utilizzano ormai i virus informatici come vere e proprie armi ormai da diversi anni.L’agenzia iraniana Iran National Computer Emergency Response Team ha detto che Flame potrebbe essere collegato a recenti attacchi informatici che – secondo i funzionari del paese – sono stati responsabili di massicce perdite di dati su alcuni sistemi informatici iraniani.Gli esperti del Kaspersky Lab, insieme a tecnici ungheresi di crittografia e di sicurezza, hanno passato settimane a studiare Flame e non hanno ancora trovato alcuna prova che può attaccare le infrastrutture, cancellare i dati o infliggere altri danni fisici.La ricerca di Kaspersky Lab mostra che il maggior numero di macchine infette si trovano in Iran, seguito da Israele e i territori palestinesi, poi arrivano Sudan e Siria.Il virus contiene circa un numero di righe di codice 20 volte superiore a Stuxnet, che ha causato la perdita di molte centrifughe presso l’impianto di arricchimento iraniano attaccato. Inoltre ha circa 100 volte più codice di un tipico virus progettato per rubare informazioni finanziarie, ha detto il ricercatore Roel Schouwenberg del Kaspersky Lab.http://gaianews.it/

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