lunedì 24 settembre 2012
L’uccisione dell’ambasciatore americano in Libia, Chris
Stevens; le immagini del film anti-musulmano di cui tutti parlano e di
cui nessuno sembra sapere chi sia davvero l’artefice; le ambasciate
americane prese d’assalto a Bengasi, al Cairo, nello Yemen; e la
minaccia nucleare iraniana sempre presente… Stati Uniti, Israele e mondo
arabo sono gli uni di fronte agli altri, in uno stato di tensione
preoccupante per il mondo intero. Il tutto alle porte delle elezioni
americane.In questo particolare contesto, il presidente americano Barack Obama,
nel rivolgere gli auguri di Rosh Hashanà alla comunità ebraica
americana, ha voluto fare appello allo spirito di riconciliazione che
contraddistingue proprio le feste ebraiche alle porte.“Rosh Hashanà e Kippur sono momenti di gioia per milioni di persone
nel mondo, ma sono anche momenti di riflessione” ha esordito Barack
Obama. “Essi rappresentano l’occasione per fare il punto sulla nostra
vita e guardare al prossimo anno con uno sguardo nuovo e nuovi
obiettivi”.“La tradizione ebraica ci insegna che uno dei compiti più importanti
che abbiamo in questo periodo è l’atto di riconciliazione. Siamo
chiamati a cercarci l’uno l’altro e fare ammenda per quei momenti in cui
non abbiamo vissuto secondo i nostri valori e come avremmo dovuto”.“In un momento in cui spesso i discorsi pubblici possono apparire duri,
in cui le società si concentrano su ciò che le divide anzichè su ciò che
le unisce, spero che gli americani di tutte le fedi possano cogliere
l’occasione per avvicinarsi a coloro che sono meno fortunati, per essere
tolleranti nei confronti di chi hanno vicino, e riconoscersi essi
stessi negli altri. Come nazione dobbiamo essere consapevoli di coloro
che soffrono, e rinnovare il legame indissolubile che condividiamo con i
nostri amici ed alleati, fra cui lo Stato di Israele.” ”Con questo
spirito, – ha concluso Obama – Michelle ed io auguriamo a voi e alle
vostre famiglie un anno dolce pieno di salute, felicità e pace. Shana
Tovah”
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