lunedì 24 settembre 2012
Il
prossimo 21 ottobre Agnes Heller, filosofo ungherese, esponente di
quella corrente di dissenso comunista che a partire dal 1956 viene
progressivamente emarginata e poi messa a tacere, riceverà a Genova il
premio internazionale Primo Levi. Agnes Heller dal 1956 non ha mai
smesso di criticare quelli della sua parte e dal 1989 ha continuato
anche con i nuovi potenti ungheresi, fino a quelli di ora. E’ una buona
notizia che il Centro culturale Primo Levi di Genova si sia ricordato
di questa intellettuale europea, ebrea, sopravvissuta ad Auschwitz, e
ne riconosca il valore e il ruolo pubblico. E’ così raro che qualcuno
si accorga che gli intellettuali sono tali non solo perché sono
intelligenti, o pubblicano libri di successo, o godono di un alto
audience televisivo, ma anche perché si danno il compito di stringere
il potere alle corde. E quel compito lo eseguono nella stessa misura,
con gli avversari come con i loro stessi compagni di partito, o con chi
dice di essere dalla loro stessa parte, senza mollare mai. E’ troppo
facile essere esigenti e intransigenti solo con quelli dell’altra parte.http://www.moked.it/
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