venerdì 5 ottobre 2012
l
Procuratore capo dell’Ufficio centrale tedesco per la persecuzione
dei crimini nazisti di Ludwigsburg, Kurt Schrimm aveva assicurato che
il verdetto emesso il 12 maggio 2011 dai giudici di Monaco di Baviera
contro John Iwan Demjanjuk (condannato, ma deceduto in pendenza di
appello e quindi morto legalmente innocente, per concorso in 28.060
casi di omicidio nel lager nazista di Sobibor, per aver partecipato
alla macchina concentrazionaria pur in assenza di evidenze di crimini
individuali) avrebbe dato modo al suo ufficio di rileggere molti casi
sotto una nuova luce. Almeno due sono stati già assegnati alle
procure territoriali competenti per decidere un eventuale rinvio a
giudizioMa perché solo ora? La
cittadinanza straniera dell’indagato, in linea di principio non
sarebbe stata di ostacolo per la giustizia tedesca se avesse voluto
procedere prima. Kurt Schrimm puntualizza però come solo il verdetto
Demjanjuk sia stata la chiave di volta per riaprire il fascicolo.
Nella sua arringa finale in quel processo tuttavia l’avvocato
Cornelius Nestler,
che patrocinava una dozzina di
parti civili, suggerì apertamente che c'era stata anche cattiva
volontà politica nel vecchio Governo socialdemocratico-verde a guida
della Germania..............(il testo completo:
http://cultura.panorama.it/Auschwitz-Buchenwald-Belzec-indagini) di
Andrea Jarach
Etichette:
La storia questa sconosciuta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento