martedì 23 ottobre 2012
In cornice - Cattedrali nel deserto sinagoga Choral di
Vilnius
L'architettura
dei grandi “templi maggiori” italiani dell'Ottocento seguiva due
modelli: chiese e moschee. Se possiamo comprendere il riferimento alle
chiese - unici edifici religiosi monumentali in zona -, il richiamo
all'architettura moresca visibile un po' ovunque da Milano, a Firenze,
a Roma ci pare strano. Strano, ma non assurdo, perché gli
orientali-sefarditi sono presenti in Italia da secoli e sono in
maggioranza in molte nostre comunità, e perché il Mediterraneo, con il
Medio Oriente e il Nord Africa, costituisce un'entità omogenea da
secoli. Pensate però quanto diventi assurdo costruire sinagoghe con
elementi architettonici moresca nel cuore del mondo ashkenazita,
nell'Europa settentrionale che si affaccia sull'Oceano.Fate un
giro reale o virtuale all'intero della sinagoga Nozyk di Varsavia,
l'unica rimasta dei 400 luoghi di culto della città prima
dell'annientamento del ghetto. La cupola dell'aron hakodesh sembra
uscita da una moschea, con la sua cupoletta dall'ornamento
orientaleggiante, e molto simile è l'aron della sinagoga Choral di
Vilnius in Lituania. La Nozyk era stata costruita dagli ebrei riformati
e alla Choral si ritrovava la parte meno ortodossa dell'allora grande
comunità della città baltica (e infatti includeva un coro). Che dire
poi della sinagoga di Budapest, in puro stile moresco, che serviva una
grande comunità ashkenazita? Questi grandi edifici dimostrano da un
lato la forza dirompente, e allora unitaria, dell'ebraismo riformato,
presente con forza in tutte le grandi città in Europa e capace ovunque
di imporre una visione dell'ebraismo basata sull'identità di popolo
(che viene dall'Oriente) e poco sugli aspetti etici o spirituali. Era
allora capace di imporre uno stesso codice estetico, assurdo o meno, in
tutta Europa. Oggi poco è rimasto della forza del movimento riformato,
e la coesione è del tutto scomparsa a favore di una crescente
frammentazione, tanto che ogni tempio riformato sembra seguire regole
sue proprie. Sono rimaste cattedrali, pardon, sinagoghe assurde nel
deserto di ebrei.Daniele Liberanome, http://www.moked.it/
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