martedì 23 ottobre 2012
Tea for Two - Il genio di Nora
In
estate l'America ha perso una delle più grandi umoriste dei nostri
tempi: Nora Ephron, regista, sceneggiatrice,scrittrice. Da allora in
maniera silenziosa la ephronmania si è insinuata in migliaia di blog
di single trentenni infaticabili e intelligenti, una categoria che
Nora conosceva molto bene. Il nostro incontro, anche se sono passati
anni, lo ricordo molto bene. Un incontro filtrato dallo schermo, è
ovvio. Era una di quelle giornate meravigliose che compongono
poeticamente le vacanze invernali: il mondo è freneticamente in
movimento per la lotta all'ultimo pacchetto con lo stemma di Babbo
Natale. Io non voglio tuffarmi in quel gomitolo di strade e sono in
pigiama. Uno di quelli di pile, o almeno così mi piace ricordare. Se
è in mio potere nella dissolvenza della memoria vorrei anche un po'
di pioggia scrosciante e dei biscotti con l'omino di pan di zenzero.
E una candy cane. E un piccolo barboncino con il maglione con la
renna. Ma non perdiamoci in fantasticherie della sindrome da mancanza
di Natale, della quale ho parlato lungamente. Accendo la tv e il
palinsesto natalizio è tra i più gustosi: film di Nora Ephron a
palate, con la sua attrice feticcio Meg Ryan. Quelle storie così
dolci senza essere diabetiche, con una protagonista forte, che osa
pantaloni dal taglio maschile e si innamora del bruttino
affascinante, il quale, dopo averla fatta penare 110 minuti, le
regalerà l'happy ending. Insonnia d'amore con l'Empire State
Building, C'è posta per te e Cantral Park, Harry ti presento Sally
(di cui ha scritto la sceneggiatura) con il meraviglioso tempio di
Dendur del Metropolitan Museum. Nei film della Ephron non mancano New
York, il foliage e ovviamente il Natale. Come ogni ebrea americana
che si rispetti anche lei ha sentito questa assenza, un Babbo che
manca come un padre. I dialoghi che costruisce hanno un ritmo serrato
senza essere esasperanti, nessun balbettio alleniano, nessun McLuhan
che appare al cinema. Agrodolce a volontà, come un fumante piatto
marocchino. Nora Ephron, la donna del divorzio. Colei che ha ripagato
il tradimento dell'ex Bernstein (co-protagonista dell'inchiesta sul
caso Watergate) facendone un film: Affari di cuore. Se Annie Hall
fosse stata una donna in carne ed ossa e non un sogno del vecchio
Woody, sarebbe stata come lei, la meravigliosa Nora. Una donna che
riesce a scrivere frasi come queste: "È sempre difficile
ricordare l'amore, gli anni passano e ti chiedi: ero veramente
innamorata o mi stavo prendendo in giro? Ero davvero innamorata o
fingevo che lui fosse l'uomo dei miei sogni? Ero davvero innamorata o
solo disperata?". Certo, la mia adorazione per lei, la
liquiderebbe così: "La storia è sempre la stessa, la donna più
giovane idolatra quella più anziana, la perseguita. La più anziana
la prende sotto la sua ala protettiva, la più giovane capisce che
quella più anziana è solo umana. Fine della storia".Rachel
Silvera, studentessa
– twitter@RachelSilvera2, http://www.moked.it/
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