domenica 21 ottobre 2012

Israele blocca la nave per Gaza A bordo c’è anche un italiano

La marina israeliana ha abbordato questa mattina la nave finlandese “Estelle” intenzionata a raggiungere Gaza violando il blocco navale imposto da Israele per ragioni di sicurezza a partire dal 2006. L’abbordaggio e il controllo della nave - sulla quale si trovano circa una trentina di attivisti filo palestinesi (tra cui l’italiano Marco Ramazzotti Stockel, 65 anni), cinque deputati europei (due greci, un norvegese, uno spagnolo, uno svedese) - è avvenuto, secondo una dichiarazione del portavoce dell’esercito di Israele, senza l’uso della forza e in accordo «con le leggi internazionali e con le direttive del governo israeliano dopo aver effettuato ogni tentativo per prevenire la nave dal raggiungere la Striscia». La nave - che trasporta tra l’altro 41 tonnellate di cemento e forniture mediche - è stata poi messa in rotta verso il porto israeliano di Ashdod (sud di Tel Aviv), dove i passeggeri saranno consegnati alle autorità di polizia. La prima notizia sulle sorti della nave - che batte bandiera finlandese e che nel suo viaggio si è fermata anche nel porto di Napoli, da dove è salpata il 7 ottobre scorso - si è avuta intorno alle 11 di questa mattina quando gli organizzatori della spedizione (il movimento svedese “Ship to Gaza Sweden”) hanno annunciato «il blocco» del battello a largo di Gaza da parte della marina israeliana. Subito dopo gli attivisti hanno denunciato «l’attacco» nei confronti della nave stessa. Poco prima delle 12 è arrivata la conferma israeliana dell’operazione: il portavoce militare ha spiegato che l’abbordaggio è stato effettuato «solo dopo numerosi richiami ai passeggeri a bordo, vista la loro volontà di non cooperare e dopo aver ignorato appelli a cambiare rotta». I marinai israeliani sono saliti a bordo senza l’uso della forza e hanno preso il comando della nave stessa. «I passeggeri sono stati accuditi e a loro - ha sostenuto il portavoce militare - sono stati offerti cibi e bevande». Dopo di che la Estelle ha fatto rotta verso il porto di Ashdod, dove dovrebbe arrivare in tarda serata. La Farnesina ha subito attivato l’ambasciata italiana di Tel Aviv per garantire l’incolumità dell’italiano imbarcato sulla Estelle, Marco Ramazzotti Stockel. Sul sito di Flotilla Italia si legge che da oltre 35 anni il connazionale lavora nel settore della cooperazione, è sposato, padre di due figli e tiene a sottolineare di «essere ebreo». «Scrivete - si legge sempre sul sito - il mio secondo cognome, per favore, così capiscono che sono ebreo, e che se lotto contro l’occupazione, è proprio per gli ebrei». Stockel ha un passato politico nel Pci e nella Cgil-Filcams. Per Fawzi Barhoum, un portavoce di Hamas, gruppo islamico radicale al potere a Gaza, l’abbordaggio «rappresenta un atto criminale di pirateria. Israele ha dimostrato una volta di più il proprio disprezzo verso il diritto internazionale», ha tuonato riferendosi al fatto che, secondo gli attivisti della Estelle, l’abbordaggio sarebbe avvenuto mentre il veliero si trovava in acque internazionali. Il premier Benyamin Netanyahu ha commentato l’intera vicenda della Estelle sostenendo: «Anche i passeggeri a bordo sanno che a Gaza non c’è crisi umanitaria. Il loro unico scopo era di provocare una provocazione e denigrare Israele. Se i diritti umani fossero veramente importanti per loro - ha concluso il premier - si sarebbero diretti in Siria» http://www.lastampa.it/
 

 

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