mercoledì 24 ottobre 2012
A oltre due mesi
dall’esplosione della polemica, anche gli ebrei italiani protestano per il
monumento a Rodolfo Graziani, il “macellaio d’Etiopia”, eretto in un parco
pubblico ad Affile (Roma). Riccardo Pacifici, ieri a Majdanek, ha affermato che
non si può tollerare la celebrazione di chi ha fatto deportare carabinieri e
partigiani, e ha annunciato una protesta presso il sindaco del paesino insieme
all’Unione delle comunità ebraiche. Anche Renata Polverini, dimissionaria sulla
carta ma ancora feconda di progetti e iniziative, ha dichiarato che
rimuoverebbe il monumento, ma che non può farlo.Questa vicenda, a cui la stampa internazionale ha dedicato un’attenzione
assai maggiore della nostra, è marginale e al tempo stesso emblematica da vari
punti di vista: essa dimostra che l’Italia, a parte fasce ristrette, è tuttora
poco propensa a fare i conti con la propria storia, soprattutto quella
coloniale, e tende a derubricare fatti gravi come questo alla stregua del
folclore locale; inoltre questa storia ci fa riflettere sull’urgenza di avere
istituzioni che sappiano meglio controllare come spendono i soldi: è evidente,
infatti, che tra le maglie larghe dello spreco pulviscolare finisce di tutto,
dalla sagra alla vacanza dell’onorevole, dalla cena elettorale ai manifesti,
dal monumento fascista alla festa suiniforme.Infine esiste un problema educativo. Ieri mattina una trentina di giovani
neofascisti, a quanto pare affiliati a Casa Pound, ha fatto irruzione in una
scuola romana seminando un po’ di paura e qualche danno. Un blitz dalle
conseguenze non gravi, ma dal potenziale evocativo e dimostrativo enorme. In
tempi di crisi economica e in un’epoca di cui fatichiamo a comprendere il
senso, minoranze organizzate e violente, dotate di una strumentazione
ideologica semplificata ed estremista, possono acquisire un peso sproporzionato
e mietere consensi. Tanto più se coccolate irresponsabilmente da alcuni
partiti. Se vogliamo evitarlo, occorre tenere alta la guardia e fare uno sforzo
notevole: ridefinire una piattaforma di valori che ci unisca come cittadini e
come persone.Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas - twitter @tobiazevi, http://moked.it/
Etichette:
Abbiamo scelto.....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento