lunedì 1 ottobre 2012

Scontro tra Barack e Lieberman su Abu Mazen

Ha innescato un aspro scontro nel governo israeliano l'intervento del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) di fronte all'Assemblea generale dell'Onu. In un'intervista al quotidiano Haaretz il ministro degli esteri, Avigdor Lieberman, ha detto il 30 settembre che quel discorso (in cui Abu Mazen accusava fra l'altro Israele di essersi macchiato di «pulizia etnica» nei confronti dei palestinesi) «è stato più di uno sputo in faccia verso di noi» e ha aggiunto che Abu Mazen ha comunque fatto il suo tempo. «Dobbiamo cessare la sua rianimazione artificiale», ha esclamato il ministro degli esteri. Immediata la reazione del ministro della difesa Ehud Barak, secondo cui Lieberman non rappresenta affatto la posizione del governo su Abu Mazen e «arreca danno agli interessi nazionali». Abu Mazen, secondo Barak, resta invece un fattore importante di stabilità e se uscisse di scena sarebbe Hamas ad espugnare il potere nelle zone autonome della Cisgiordania. 

ANP NEL CAOS. Nell'intervista a Haaretz Lieberman ha affermato che la delusione verso Abu Mazen è condivisa anche dall'Arabia Saudita e dal Qatar i quali hanno cessato gli aiuti economici all'Anp «perché» ha spiegato «non più disposti a vedere lo sperpero di quei finanziamenti. Nell'Anp c'è il caos» ha insistito Lieberman «Abu Mazen neutralizza il premier Salam Fayyad, non raccoglie le tasse, le milizie stanno facendo ritorno nelle città palestinesi. Ci sono oggi nell'Anp alternative sufficienti (ad Abu Mazen), che non sono Hamas» ha assicurato Lieberman secondo cui in Cisgiordania il malcontento serpeggia anche per le sue frequenti missioni all'estero. L'analisi di Lieberman ha molto allarmato Barak che, dopo aver letto l'intervista su Haaretz, ha chiesto a Netanyahu di tenere al più presto un dibattito nel governo sulle relazioni fra Israele e Anp. 30 Settembre 2012 http://www.lettera43.it/

1 commento:

barbara ha detto...

Ma ancora non gli bastano, a Barak, tutti i mostruosi danni che ha provocato a Israele col ritiro dal Libano e con l'infamia di Camp David che hanno portato migliaia di morti? Cos'altro vuole, un bel genocidio in grande stile?