venerdì 9 novembre 2012

A Moretta, Israele incontra l’Italia dei formaggi




Si è appena concluso all’Agenform - Istituto Lattiero – Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta - un ciclo di sei lezioni sul tema della caseificazione artigianale, cui ha preso parte un gruppo di uomini e donne provenienti da Israele.L’idea di organizzare questo corso è nata dalla volontà, manifestata dai partecipanti, di approfondire quelle che per loro erano conoscenze possedute soltanto a livello elementare sul tema della caseificazione: gli ospiti non erano digiuni di nozioni sull’argomento (ciascuno di loro proveniva da un background molto ricco di esperienze di produzione di formaggi a livello familiare) ma era necessaria una breve esperienza formativa che desse loro la possibilità di praticare “l’arte casara” secondo tecniche moderne e all’avanguardia. La sede Agenform morettese – la cui storia vanta un’ormai ventennale esperienza nell’ambito di corsi di formazione in ambito agroalimentare – è stata quindi identificata come struttura ideale e idonea per fornire a queste persone conoscenze precise e mirate sulla produzione e commercializzazione dei prodotti lattiero-caseari.  Le lezioni, tenute dal docente  e responsabile dell’Istituto Guido Tallone, sono state accolte con entusiasmo dagli allievi, i quali hanno avuto modo di affiancare agli insegnamenti frontali attività pratiche svoltesi nel “caseificio didattico”, dove si sono svolte prove di lavorazioni di alcuni prodotti tipici del nostro territorio: mozzarella, ricotta, tomino fresco.Il corso si è inoltre proposto di offrire ai partecipanti nozioni di marketing: dal momento che Israele è un paese che sta investendo molto sulla lavorazione di formaggi - biologici e di capra - e sulla nascita di piccoli caseifici (delle moderne kibbutz), è sembrato utile concedere agli studenti la possibilità di vedere e apprendere come avvengono in Italia la commercializzazione e la relativa promozione dei prodotti di azienda agricola.L’esperienza appena conclusasi ha avuto il merito di scrivere le battuti iniziali di un dialogo – che si spera possa proseguire positivamente e in modo analogo magari anche in Israele – tra due realtà con tradizioni culturali e alimentari diverse, ma non poi così distanti.http://www.targatocn.it/

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