lunedì 10 dicembre 2012

Israele, Peres: "Aprire trattative coi palestinesi,
dopo le elezioni israeliane del 22 gennaio"

In un'intervista allo 'Spiegel' il presidente israeliano sottolinea sia arrivato il momento di non guardare più al passato ma al futuro e che il prossimo governo dovrà "prendere una decisione strategica": "Ci saranno due Stati e tre blocchi di insediamenti, dovremo concedergli  un pezzo di territorio ugualmente grande"
BERLINO - Il governo israeliano che uscirà dalle elezioni del 22 gennaio dovrà aprire subito le trattative con i palestinesi. Lo chiede in un'intervista allo 'Spiegel' il presidente israeliano Shimon Peres, secondo il quale è ormai arrivato il momento di non guardare più al passato, ma al futuro. "Dobbiamo mettere la parola fine e dire che i peccati del passato sono perdonati e che non ci accuseremo più a vicenda", spiega il presidente israeliano, aggiungendo che con i palestinesi "dobbiamo immediatamente aprire trattative e immediatamente significa: subito dopo le elezioni israeliane del 22 gennaio". "Se vogliamo essere sinceri", spiega Peres, "i dati di fondo di un accordo sono chiari: ci saranno due Stati e tre blocchi di insediamenti, per i quali dovremo concedere ai palestinesi un pezzo di territorio ugualmente grande". "Gli insediamenti occupano tra il 2 per cento e il 6 per cento della superficie del territorio della Cisgiordania e un territorio ugualmente grande dovremo darlo ai palestinesi da un'altra parte. Non si tratta di un problema insolubile".Nell'intervista allo 'Spiegel' Peres sottolinea che il prossimo governo israeliano "deve prendere una decisione strategica e per Israele non c'è un'opzione migliore di quella di una soluzione con due Stati". (09 dicembre 2012)  http://www.repubblica.it/

Nessun commento: