venerdì 11 gennaio 2013
Un motociclista, come nella migliore tradizione terroristica, passa lentamente presso un'automobile parcheggiata nel cuore di Tel Aviv
non lontano dal Ministero della Guerra, lascia cadere un pacco e fugge
nel traffico rarefatto dalle insolite condizoni atmosferiche. Poco dopo
un'esplosione. L'auto va in fiamme, cinque o sei persone sono ferite ma
non gravemente.E' stata probilmente la mancanza di un risultato più letale a
insospettire la polizia che già in stato d'allarme per le condizioni
meteorologiche dà la caccia al motociclista e, a quanto si dice, lo
arresta. In attesa di maggiori dettagli è bastato l'annuncio della
polizia secondo cui si è trattato di una resa di conti fra criminali, a
far tirare un sospiro di sollievo all'intero paese. Sarebbe "solo" il
quinto o sesto tentativo di ammazzare Nissim Alperon,
illustre membro della più potente famiglia mafiosa del Paese, con il
capostipide ammazzato, l'erede in prigione e Nissim, altro membro
importante del clan, scampato per miracolo a un attentato.Ma perché tanta gioia per un'esplosione criminale?
Perché contro le previsioni dei servizi d'informazione e dello stesso
Presidente dello Stato non si è trattato dell'inizio della "terza
intifada" che tutti ritengono imminente a causa del senso di delusione
politica e per la crisi economica che pervade il settore palestinese.La prima rivolta palestinese, detta "l'intifada delle pietre"
(1987) aveva causato 160 morti israeliani, 1162 palestinesi uccisi
dall'esercito e altri 1000 dai palestinesi stessi. La seconda denominata
"intifada di al Aqsa" dal nome della moschea di Gerusalemme da dove era
partita nel 2000 aveva causato 3858 morti palestinesi e 1022
israeliani, quest'ultimi sopratutto con attacchi suicidi contro civili
nelle città. Occorre aver presente queste cifre (e i danni collaterali
umani, materiali e politici) causati dalle due intifade per comprendere
l'ansia della popolazione che in periodo elettorale é soggetta a un
bombardamento quotidiano di profezie cantradditorie ma ugualmente
catastrofiche (naturalmente per colpa dell'avversario).http://www.ilgiornale.it/
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