mercoledì 23 gennaio 2013


Successo dell'iniziativa di espulsione dei partiti neofascisti dal Consiglio d'Europa


Ieri mattina a Strasburgo, in apertura dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (CdE), oltre 30 parlamentari si sono alzati in piedi per sostenere la richiesta, proposta dall'On. Fiamma Nirenstein, di ritirare le credenziali di due membri del CdE: Tamas Gaudy Nagy, esponente del partito ungherese Jobbik e Eleni Zaroulia, del greco Alba Dorata. Presentando la richiesta - per la quale, da regolamento, è necessario il supporto di 10 parlamentari provenienti da 5 paesi diversi - Nirenstein ha sostenuto che le posizioni espresse dai due parlamentari non sono compatibili con l'articolo 3 dello Statuto del Consiglio d'Europa che afferma che ogni membro del CdE deve accettare i principi dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamenta! li.Nirenstein ha dichiarato: "Entrambi i parlamentari dimostrano intenzioni politiche e un tipo di cultura volto alla discriminazione e alla persecuzione di coloro che essi considerano diversi. Non mi sembra che possano sedere nel Consiglio d'Europa, istituzione volta a promuovere i diritti umani, una signora che ha dichiarato che dei "subumani" hanno invaso la loro patria, con riferimento agli immigrati, e un signore che, proprio nel corso di una conferenza sull'antisemitismo tenutasi in queste stanze nel giugno scorso, ha parlato di "industria dell'Olocausto" come mezzo per garantire il dominio ebraico del mondo. Si tratta di partiti che distribuiscono i Protocolli dei Savi di Sion e fanno uso del saluto 'Heil Hitler'. Abbiamo voluto aprire qui un problema fondamentale riguardo a questi ! partiti neofascisti: nessun parlamento democratico deve accoglierli nel proprio seno".

Per rivedere la conferenza stampa tenutasi dopo l'Assemblea clicca qui 
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