martedì 5 febbraio 2013
In cornice - L'arte del vicino
Chi
è un fondamentalista? Un intollerante che distrugge le opere d’arte che
non rispondono ai suoi dogmi. Definizione semplicistica e unilaterale,
mi si potrebbe dire. Probabile, rispondo, ma contiene un gran numero di
elementi, tutti ampiamente verificati. I fondamentalisti islamici
maliani che hanno dato fuoco ad alcuni testi preziosi della biblioteca
di Timbuktou (fortunatamente in numero minore di quanto si temeva), o i
talebani che hanno distrutto i Buddha di Bamyan, o i sunniti che hanno
fatto saltare una bomba dentro alle sacre moschee di Samarra e di
Najaf, o i nazisti che danno fuoco i testi scritti da noi e che mettono
all’indice i quadri di Grosz e degli espressionisti, o gli inquisitori
che bruciavano copie di Talmud, hanno molto in comune. Innanzitutto la
negazione di ogni confronto con il prossimo; e quando l’estremismo
diventa fondamentalismo non è sufficiente neanche l’eliminazione fisica
dell’avversario, ma anche della sua cultura, della sua arte. La cieca
fede nella propria ideologia fondamentalista e il totale disprezzo di
quel che è al di fuori di essa, nientifica il valore dell'arte frutto
di un sistema di valori diverso. Si può anche sopportare quell'arte per
un certo tempo (ad esempio i Buddha di Bamyan sono stati distrutti dai
talebani ben dopo aver preso il potere), ma alla prima occasione, senza
pensarci due volte, la si può distruggere con noncuranza. E' poi tipica
del fondamentalismo la volontà di creare un ordine totalmente nuovo, il
che comporta il totale disinteresse, anzi l’insofferenza, verso le
testimonianze dell’ordine vecchio, da cui scatta la molla per
distruggere le opere d’arte del passato. Potrei andare avanti, ma tengo
piuttosto a sottolineare che quella definizione di fondamentalismo può
funzionare anche al contrario: chi è davvero interessato a vivere
fianco a fianco con chi è diverso da lui, non si limita a tollerare la
sua arte e la sua cultura, ma è pronto a studiarla.Daniele
Liberanome, critico d'arte,http://www.moked.it/
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