martedì 5 febbraio 2013
Lapid e Bennett mettono Bibi alle strette
Una
nuova mossa irrompe sul tavolo dei negoziati per la formazione del
prossimo governo israeliano. Il partito centrista Yesh Atid di Yair
Lapid e la formazione di ultradestra Habayit Hayehudì guidata da
Naftali Bennett si sarebbero accordati per mettere alle strette il
premier Benjamin Netanyahu: entrambi non accetteranno di entrare a far
parte di un governo puntellato dai partiti religiosi haredim Shas e
United Torah Judaism. A svelarlo è stato il quotidiano Maariv, che
indica come fonte un dirigente del Likud. Capace di cementare
l’asse tra i due partiti (che si sarebbero detti decisi a offrire a
Netanyahu un aut-aut: entrambi in una coalizione formata con queste
premesse, o entrambi all’opposizione), sarebbe stato un accordo di
massima sulla questione dell’arruolamento dei giovani studenti delle
yeshivot haredim. Sul tema Lapid e Bennett condividono la stessa
posizione: è necessario che tutti contribuiscano a sopportare il peso
del “fardello”, come viene definito il servizio militare nell’Esercito
di difesa israeliano, eventualmente prevedendo un numero consistente di
eccezioni per gli studenti eccellenti, e consentendo alle ragazze di
optare per il servizio civile. Se confermate, queste notizie
potrebbero avere un peso determinante nel formare la coalizione,
considerando che insieme Yesh Atid e Habayit Hayeudi contano 31 seggi
nella nuova Knesset, esattamente lo stesso numero del blocco
Likud-Beytenu (che tuttavia si è presentato alle elezioni con un’unica
lista). Notizie che per giunta sono arrivate solo poche ore dopo che
Lapid aveva fatto trapelare come stesse seriamente prendendo in
considerazione l’ipotesi di rimanere a capo dell’opposizione con
l’obiettivo di nuove elezioni in tempi brevi per ottenere la
maggioranza relativa e dunque la carica di primo ministro (fonte il
Canale 2 della televisione israeliana).Le trattative per formare
il governo in ogni caso proseguono e le variabili sono molte. Per
esempio l’offerta di United Torah Judaism a Bennett di opporsi al
congelamento degli insediamenti (di cui il leader di Habaiyt Hayehudi è
il punto di riferimento politico) in cambio della garanzia di mantenere
il supporto economico dello Stato alle yeshivot, mentre altre fonti
riferiscono di un probabile ingresso nel governo di Tzipi Livni con il
suo Hatnua (sei seggi). Dal conferimento ufficiale
dell’incarico, avvenuto al termine dello Shabbat, Netanyahu ha 28
giorni (prolungabili) per riuscire a formare la coalizione. Si pensava
avrebbe impiegato poco tempo. Ma in queste elezioni, le previsioni
sembrano fatte per essere smentite.Rossella Tercatin @rtercatinmoked http://www.moked.it/
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