domenica 17 febbraio 2013
Michail lo scienziato e il
riscaldamento del pianeta
Nel museo del permafrost,
nella città più fredda del mondo, al limite estremo della Siberia
nord-orientale russa, un quasi anziano scienziato ebreo, Michail,
conduce con umoristica rassegnazione le visite dei turisti sotto terra.
Li guarda con talmudica tolleranza, ma con un seccato sorriso sovietico
(sarà seccato col destino secolare che l'ha spedito, chissà quando,
laggiù). E risponde, Michail, alle domande di una malcombinata comitiva
sul temuto riscaldamento del pianeta: "Signori, qui per metri e metri
sotto terra si è sempre a sette sotto zero; sopra terra d'inverno si
arriva a meno cinquanta; se anche d'estate fa 35 invece di 33, non
cambia proprio nulla. Baruch-hashem!"Laura
Salmon, slavista http://www.moked.it/
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