domenica 3 febbraio 2013
Voci a confronto
I ventiquattro artisti israeliani esposti al Macro a Roma fino al 17
marzo sono protagonisti di un articolo di Danilo Maestosi sull’edizione
romana del Messaggero,
che racconta come in Israele il senso del tempo sia costruito su un
continuo accavallarsi di passato e presente e come il paese sia un
fertile serbatoio di proposte creative. Sul Venerdì di Repubblica
invece, fra le lettere alla redazione, viene pubblicata una nota
dell’ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia, che lamenta
l’assenza dell’Italia fra i contribuenti alla Fondazione
Auschwitz-Birkenau, che raccoglie i fondi indispensabili alla
conservazione del complesso. Restando su storie italiane, su Libero
Alessandro Gonzato riprende la brutta storia del professore che nel
2000 a Verona finse di essere stato aggredito da un gruppo neonazista,
per poi confessare di essersi inventato tutto.È passato il periodo delle reazioni a caldo ai risultati delle
reazioni israeliane e siamo entrati appieno nella fase delle analisi e
delle opinioni: Gideon Levy su Internazionale
interpreta il successo di Yair Lapid come una richiesta da parte degli
israeliani di essere lasciati in pace, mentre Gigi Riva sull’Espresso
racconta la visione del Medio Oriente di Ely Karmon, del centro studi
antiterrorismo di Herzlyia, che è convinto che nei prossimi dieci anni
la mappa della regione cambierà profondamente. E la sua visione
ottimista contrasta con la preoccupazione (Maurizio Molinari su La Stampa)
per le dichiarazioni di Damasco e Teheran che minacciano rappresaglie
militari, a seguito del blitz aereo israeliano che ha distrutto una
convoglio di missili antiaerei siriani destinati a Hezbollah. La
Commissione diritti umani dell’Onu condanna gli insediamenti israeliani
costruiti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e invita la comunità
internazionale a prendere in considerazione sanzioni economiche e
politiche (Corriere della Sera,
Davide Frattini) e il Vaticano, come si legge sulla stessa pagina del
Corriere, definisce ora “Stato” la Palestina, nei documenti ufficiali.http://moked.it/blog/
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