lunedì 4 marzo 2013

Nugae – Ruzzle
Parte del divertimento di giocare a Ruzzle, che altrimenti non avrebbe niente di più del buon vecchio paroliere, a parte nella soddisfazione del sentire quel dolce “drrrriiin” di quando si trova una parola lunghissima, sta nel vincere vedendosi accettate dal gioco parole un po’ assurde, specialmente se trovate per puro caso. Così per esempio si scopre che oltre a “notte” e “nette”, in italiano esistono anche le natte (che, giusto per la cronaca, sono una malattia del cuoio capelluto). E tornano di moda verbi tipo rotare (“rota, roti, roto” sono un grande classico in caso di estrema disperazione) e risistere, che non si sentivano più dai tempi di Ariosto. Però esistono, davvero: la base per la versione italiana di Ruzzle è lo Zanichelli, difficile da contraddire. Certo però adesso sarebbe anche l’ora di creare un elenco ufficiale di parole valide stilato da linguisti esperti, come quello che già esiste, in inglese, per il suo illustrissimo parente, Scarabeo. Si chiama Official Scrubble Players Dictionary, alla quarta edizione. E nella sua storia di aggiornamenti e correzioni per soddisfare la pignoleria dei giocatori più accaniti, chiaramente non potevano mancare le controversie. Nel 1996 Judy Grad, un’appassionata giocatrice americana, durante una partita vide il suo avversario comporre la parola “jew”, ebreo. Contestò, perché i nomi propri, anche di popoli, non valgono. Ma quando controllò il dizionario trovò la voce col significato verbale, e offensivo, di “contrattare”. Judy si indignò, anche perché cercando meglio di accorse che non era l’unica parola irrispettosa. Così contattò prima l’OSPD , che rifiutò di togliere la voce dal dizionario, e poi varie organizzazioni ebraiche. Fu alla fine il National Council of Jewish Women a darle retta e a perseguitare gli autori finché non si giunse alla terza e meticolosamente politicamente corretta edizione dell’OSPD. Probabilmente prima o poi anche da Ruzzle si scatenerà qualche altra battaglia, portata avanti da giocatori molto moralisti o semplicemente poco sportivi e stufi di perdere. Nel frattempo, fra nomi contorti di strampalati composti chimici e adorabili paroline desuete, biologi e letterati esultano. “Hai mai pensato di costruire una carriera su Ruzzle?”, chiedono. No, ma forse in tempi di crisi vale la pena farci un pensierino. Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche http://moked.it/blog/

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