mercoledì 10 aprile 2013
(ANSAmed) - GERUSALEMME - In seguito alle proteste giunte da una parte
dell'ebraismo statunitense, il governo israeliano studia un nuovo
assetto nell'organizzazione delle preghiere ebraiche di fronte al Muro
del Pianto di Gerusalemme, che finora erano sotto la supervisione della
corrente ortodossa.Attualmente di fronte al Muro (ultimo residuo del Tempio di Gerusalemme,
distrutto duemila anni fa dalle legioni romane) possono pregare, in due
settori separati fisicamente, uomini e donne, secondo le regole piu'
strette dell'ortodossia. Sharansky propone adesso di approntare un terzo
settore dove potrebbero svolgersi riti ebraici piu' consoni alle
abitudini dell'ebraismo statunitense, riformato o conservatore.In questo modo, secondo Sharansky, troverebbe soluzione anche la istanza
di un gruppo di donne ebree che ogni mese si recano al Muro del Pianto
per pregare avvolte da 'talled': il manto rituale che secondo la
ortodossia puo' essere indossato solo da uomini. In passato le loro
preghiere hanno innescato incidenti con i fedeli ortodossi, e la polizia
e' dovuta intervenire.Secondo la stampa non e' pero' ancora chiaro se il 'terzo settore'
ideato da Sharansky (nella parte meridionale della Spianata) sia
realizzabile. Ad ogni modo, affermano alcuni commenti, in questa
occasione Israele lancia un ''molto atteso'' messaggio di apertura verso
la comunita' ebraica statunitense.
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