mercoledì 10 aprile 2013


Turchia propone 'pace energetica' con Israele e Cipro

Istanbul, 9 apr. (TMNews) - La riappacificazione in corso tra Turchia e Israele porta con sè nuove possibilità di collaborazione energetica nella regione, tra Ankara Cipro e lo Stato ebraico. A mettere un'opzione su una possibile 'triangolazione' che veda incluso anche Nicosia, con cui certo la Turchia non ha buoni rapporti, è il ministro dell'Energia di Ankara, Taner Yildiz, che ha lanciato l'ipotesi ieri durante il meeting regionale del World Economic Forum. Dietro al ragionamento di Yildiz, le risorse energetiche del Mediterraneo orientale: secondo le stime di Us Geological Survey, il bacino del Levante, che si trova tra Israele e l'isola di Cipro, potrebbe contenere 3.400 miliardi di metri cubi di gas. Un tesoro ancora da verificare e soprattutto rendere estraibile, ma che potrebbe muovere gli equilibri, già precari, nella regione.Così la Turchia si fa avanti. Parlando con i giornalisti, il ministro ha sottolineato che le recenti scuse di Israele per l'assalto alla nave Mavi Marmara nel 2010 non devono essere viste come una scusa per partnership future nel campo energetico, Tuttavia Yildiz ha aggiunto: "E' possibile che al riavvicinamento segua una cooperazione energetica fra Turchia e Israele" aggiungendo che la Turchia "sarebbe incline non solo a una partnership energetica con Israele, ma anche all'inclusione di Cipro greca".In questo caso, secondo il ministro "se saremo in grado di garantire che le risorse energetiche nell'est del Mediterraneo siano utilizzate secondo le legge internazionale, questa sarà un'opportunità per la pace e stabilità regionale".

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