lunedì 8 aprile 2013
Cade oggi l’appuntamento di Yom haShoah, posticipato di 24 ore per
via della concomitanza sul calendario ebraico con il giorno di riposo
dello Shabbat. Molteplici iniziative in tutta Italia. A Roma, tra le
altre, la proiezione di una versione digitale di Schindler’s list che il
Messaggero
annuncia assieme al progetto UCEI di distribuire migliaia di libri ai
giovani delle Comunità come impulso di vita alle pagine bruciate dal
nazifascismo. Scovati intanto cinquanta ex guardiani di Auschwitz che,
spiega ancora il Messaggero,
saranno presto processati per omicidio. Un risultato storico per la
procura tedesca, che afferma: “Basterà provare l’attività di
sorveglianza in un campo”.Densa riflessione di Anna Foa sulle colonne dell’Osservatore Romano.
“Per un sopravvissuto di Auschwitz che fa di mestiere lo storico – si
chiede – è possibile mantenere per tutta la sua vita un assoluto rigore
scientifico nell’affrontare la storia della Shoah e in età più che
matura pubblicare memorie, fantasticherie, sogni e brani di diario che
affrontano Auschwitz da un punto di vista completamente diverso, quello
della soggettività, della percezione costante, anche dopo il campo,
della inesorabile ed assoluta presenza della Morte?”. È quanto ha fatto
Otto Dov Kulka, praghese, deportato bambino a Theresienstadt e poi a
Birkenau, docente di Storia Moderna alla Hebrew University.Sul Mattino invece
Mario Avagliano racconta l’ossessione manifestata da Benito Mussolini
verso libri e giornali analizzata da Guido Bonsaver nel suo ultimo
libro, Mussolini censore (Laterza). “La censura – scrive Avagliano –
riguardò tutti i campi del vivere civile e toccòil suo culmine con le
leggi razziali del 1938 e la successiva «bonifica» dalle librerie, dalle
biblioteche e dai programmi scolastici dei testi di autori ebrei e il
divieto per questi di pubblicare libri”.Questa mattina a Firenze, nei locali comunitari, si presenta l’ultimo
volume della Rassegna Mensile di Israel dedicato agli animali e alla
sofferenza. Daria Gorodisky, sul Corriere – La Lettura, cita quest’opera per approfondire la tematica della shechità e del rispetto di ogni essere vivente nell’ebraismo.Ancora mistero sulla sorte dei quattro giornalisti italiani rapiti in Siria. Lorenzo Cremonesi, sul Corriere,
aggiunge un nuovo tassello inquietante. Da settimane infatti un quinto
ostaggio, un operatore umanitario dipendente dell’organizzazione non
governativa Acted, sarebbe stato sequestrato da un gruppo di banditi,
mentre era impegnato nella distribuzione di generi alimentari,
medicinali e coperte tra le vittime civili del conflitto.(7 aprile 2013)http://moked.it/blog/
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