lunedì 13 maggio 2013
Oltremare - Secondo:
resettare il calendario
Da
inizio maggio i cartelloni pubblicitari in città e in autostrada
sono letteralmente presi d'assalto da Gad, Tnuva e tutti i produttori
di latticini del paese. Si avvicina Shavuot, festa nella quale è uso
mangiare di latte – l'opposto di ogni altra festa e di ogni shabbat
dell'anno. Nei supermercati impazzano gli sconti su tutti i
latticini, e molti prodotti vengono venduti con allegate ricette.
Come dire: visto che non si cucina mai di latte, ecco qualche
suggerimento. Vivere in Israele significa anche resettare il
calendario. E acquisirne uno tutto nuovo; perchè è vero che tutti
anche in diaspora sanno quando viene Rosh HaShana (Capodanno
religioso), e Pesach (Pasqua Ebraica). Ma tanto per capirci qui dopo
le feste autunnali si segna il capomese di Cheshvan
(ottobre-novembre) dicendo poverino, è un mese senza Chag, senza
festa! Infatti, ci stai ancora a pensare che già arriva il
mese di Kislev e porta le luci di Channukkà, le pubblicità di olio
per fare le frittelle migliori, e le vacanze invernali delle scuole.
Meno di un mese e già tutti a piantare alberelli a Tu Bi-Shvat e a
fare offerte per il KKL; ti volti e arriva Purim: travestimenti e
festival in tutta Israele. Da Purim a Pesach è un soffio: lo sa ogni
buon ebreo che le pulizie non si iniziano mai troppo presto, ma qui
si è bombardati dalle pubblicità degli imbianchini, perchè tutti
danno il bianco prima di Pesach; dagli sconti sugli elettrodomestici,
perché tutti comperano aspirapolvere e lavatrici nuove prima di
Pesach; e da offerte 3x2 ai supermercati, azzime e biscotti kasher
per Pesach che poi non li finisci prima di luglio. Appena finito di
mangiare azzime partono le pubblicità di diete post-abbuffate, e
subito è già il turno della micidiale triade delle lacrime: Yom
HaShoah, Yom HaZikaron e Yom HaAtzmaut – che per fortuna finisce in
festa grande: barbecue nei parchi e nei terrazzi, e relativa
impennata nelle vendite di sedie da giardino e di carne da hamburger.
Poi, come adesso, tempo di riprendersi ed è già passato anche Lag
Baomer (e i falò hanno bruciato mezza Israele con buona pace del KKL
di cui sopra), e siamo a un passo dalla indigestione di latticini di
Shavuot. Insomma un tour de force: fermate il calendario, voglio
scendere.Daniela
Fubini, Tel Aviv –http://www.moked.it/
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