martedì 28 maggio 2013

Tea for two – La mia Paperopoli
Ho perso il numero 3000 di Topolino. Non riesco ad accettare la perdita. Ho rimandato l’acquisto fino all’ultimo per provare il brivido ed eccomi qui: con un pugno di mosche. Avevo sottovalutato il rapporto intessuto con paperi e topi dal lontano 1992, l’anno, oltre che di Tangentopoli, del mio primo abbonamento a Topolino. Un abbonamento sospetto, ammettiamolo, dal momento che mi beavo nella mia analfabetizzazione di duenne. Mentre epifanizzavo il mancato numero 3000 da aggiungere alla mia sempre più povera collezione, ho cominciato a divagare: “Quanto vorrei un legame ebraico con i fumetti di Topolino, anelo qualche ascendenza jewish da anni, ma niente. Nulla”. Troppe insoddisfazioni targate Disney per un giorno solo, ho deciso: mi creo riferimenti personali. Primo passo: decidere se dedicarmi ai topi o ai paperi, ovviamente propendo per i piedi palmati, dato che la pedanteria del topo con i calzoni rossi mi infastidisce non poco. Secondo passo: ricoprire i personaggi di una patina ebraica. Giungo allora alla conclusione che Zio Paperone era un povero ebreo russo che parte in America in cerca di fortuna, Nonna Papera è la classica Yiddish Mame infaticabile che invita tutta la famiglia ai sedarim di Pesach e affini e che la sua zuppa campagnola non è altro se non gefilte fish (e la torta di mele sono latkes). Qui, Quo, Qua? Altro che Giovani Marmotte, quelli vanno ai campeggi del Bene Akiva, o forse dell’Hashomer… Il Gran Mogol è il madrich. Paperoga è lo scemo dello shtetl, inconsapevolmente geniale. Ovviamente Paperino e Paperina si sono conosciuti al congresso dell’Ugei dove lui si era candidato, perdendo contro lo sfacciatamente fortunato Gastone (chi non ha mai incontrato un Gastone alzi la mano). Certo è che Paperina aspetta da anni un anello e un bel matrimonio al tempio ma Paperino temporeggia. Per non parlare di Brigitta che ha una pressione da nozze che non ti dico. Archimede poi si è laureato al Technion, mentre Pico De Paperis è un esperto di Cabalah. Ma forse è meglio smettere, o finirò per paperizzare tutti, tzè.Rachel Silvera, studentessa,http://moked.it/blog/

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