giovedì 27 novembre 2008

Museo oceanografico di Eilat

Italia-Israele/ Urso: Sale interscambio,più partnership in ricerca

Oltre 100 imprese per incontrare 250 aziende israeliane
Tel Aviv (Israele), 26 nov. (Apcom) - Potenziare la partnership italo-israeliana soprattutto nel settore della ricerca, dove i due Paesi sono complementari. E' uno dei principali obiettivi della missione organizzata ad Ice, Abi e Confindustria in Israele, illustrato dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, che ha sottolineato come nel 2008 l'interscambio tra Italia ed Israele crescerà oltre i 3 miliardi di euro. Già nella prima parte del 2008 l'export è salito del 10% e le importazioni da Israele in Italia sono aumentate del 19%.
Parlando della missione il sottosegretario ha fatto il punto sulle imprese italiane presenti a Tel Aviv per incontrare quelle israeliane. Sono circa trecento i partecipanti, oltre cento le imprese e sei i principali gruppi bancari, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Bnl-Bnp Paribas, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Duecentocinquanta invece le controparti israeliane. Per Urso dunque l'aumento dell'interscambio tra i due Paesi rappresenta un dato significativo: "Cresciamo - ha detto - anche durante la recessione". Tuttavia sono bassi ancora gli investimenti italiani in Israele e viceversa. "Anche se grandi imprese - ha spiegato Urso - sono qui da molto tempo, ci sono ancora grandi opportunità di crescere. Vogliamo soprattutto sviluppare una partnership nella ricerca". Il sottosegretario ha spiegato infatti che Israele è leader nella ricerca, investendo il 4% del Pil, mentre l'Italia è campione nell'applicazione della ricerca e dell'innovazione nel settore industriale. "L'Italia ha bisogno di Israele come Israele ha bisogno dell'Italia - ha detto Urso - e insieme si può fare una partnership industriale capace di crescere molto anche in questo anno di recessione economica". Inoltre, per Urso, i rapporti tra i due Paesi sono destinati a migliorare perché il Governo italiano è "amico di Israele". Quanto poi ai problemi legati allo scambio dei prodotti tra Israele, Territori palestinesi ed Unione europea, il sottosegretario ha sottolineato che lo sforzo del Governo italiano "è che si concluda il processo complessivo euromediterraneo avviato nel 2003 entro il 2010, processo che comprende anche Israele e Territori palestinesi". Altro tema è quello dei prodotti realizzati nei Territori palestinesi su cui alcuni Paesi europei hanno resistenze. "La nostra posizione - ha concluso Urso - è di superare entrambi i problemi, siamo convinti che l'apertura dei commerci tra Israele ed Unione europea e tra Israele e Paesi arabi, sia fondamentale. Siamo realisti, conosciamo i problemi e le difficoltà che ci sono e c'è molto da fare".

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