sabato 24 ottobre 2009

Gerusalemme

Qual è la capitale di Israele? E perché i giornali non riescono a mettersi d’accordo?

Per avere un’idea di quanto è complessa la situazione in Israele, basta dare un’occhiata ai giornali italiani. Esistono versioni diverse su tutto: persino su questione che, da qualsiasi altra parte, non meriterebbero nemmeno di essere discusse. Per esempio: qual è la capitale?
Su questo punto, apparentemente semplice, la stampa italiana proprio non riesce a mettersi d’accordo. Prendiamo qualche titolo recente.Il Corriere della Sera qualche giorno fa titolava: “Gelo nel matrimonio di interesse tra Gerusalemme e Ankara”. Dove Gerusalemme e Ankara, in quanto capitali, stavano rispettivamente come sinonimi di “Israele” e “Turchia”Anche l’Espresso ha recentemente pubblicato un pezzo intitolato “l’Amico di Gerusalemme”, che si riferiva ai rapporti tra la Cina e lo Stato di Israele.Il Messaggero invece sembra riconoscere Tel Aviv come capitale. Infatti titolava: “Abbiamo rapito un militare”. Massima allerta a Tel Aviv, che si riferisce ai venti di guerra tra la milizia libanese Hezbollah e lo Stato di Israele.Anche il Manifesto, che a me risulti, utilizza quasi sempre l’espressione “governo di Tel Aviv”.Alcuni giornali dichiaratamente schierati a favore degli israeliani o dei palestinesi ne fanno una questione politica. Altri sembrano semplicemente… molto confusi sull’argomento.La Stampa per esempio qualche tempo fa titolava: Tel Aviv non attaccherà l’Iran. E, visto che l’articolo ovviamente non si riferisce alla squadra di calcio Maccabi Tel Aviv, dobbiamo dedurne che il giornale torinese considera Tel Aviv la capitale, e che ne utilizza il nome come sinonimo di “Stato di Israele”. Ma poi in un altro articolo (questa volta preso dall’edizione internet), il quotidiano torinese parla di “governo di Gerusalemme”, in un pezzo dedicato alla difficile mediazione degli Stati Uniti sul Medio Oriente.Oppure prendiamo Repubblica. In questo articolo dell’edizione internet, il catenaccio recita: “Il leader di Tel Aviv: C’è stato un accordo generale, anche da parte dei palestinesi”, riferendosi al primo ministro Benyamin Netanyahu. Inoltre nel pezzo si legge che Barack Obama avrebbe “elogiato il governo di Tel Aviv per i recenti passi verso la pace con i palestinesi”. Poi però sempre su Repubblica, in un editoriale di Bernardo Valli, troviamo l’espressione “governo di Gerusalemme”.Insomma la confusione regna sovrana. Dunque, mettiamo un po’ di cose in chiaro.Dove si trova, fisicamente, il governo israeliano? Indubbiamente, a Gerusalemme. Lì hanno sede la Presidenza della Repubblica, il Consiglio dei Ministri, la Knesset (il parlamento unicamerale), e tutti i ministeri… tranne quello della Difesa, che invece si trova a Tel Aviv per ragioni di sicurezza.Come si è giunti alla situazione attuale? Al tempo della partizione nel 1947, l’Onu voleva mantenere Gerusalemme come territorio autonomo sotto la propria giurisdizione. Nel 1948 però gli Stati arabi confinanti hanno attaccato Israele: durante questa guerra Israele ha conquistato Gerusalemme Ovest, mentre la Giordania si è presa Gerusalemme Est. Nel 1967, poi, Israele ha conquistato anche Gerusalemme Est.
Qual è la capitale di Israele? Qui invece la situazione si fa più complicata. Per semplificarla, si potrebbe dire che la capitale è de facto Gerusalemme, ma de jure esistono posizioni contrastanti.
-Gli israeliani considerano Gerusalemme la loro capitale a pieno titolo. La politica israeliana è però divisa su un punto: in genere i conservatori (come l’attuale primo ministro) considerano Gerusalemme “una e indivisibile”, mentre i progressisti (come l’attuale vicepremier Ehud Barak) sono disponibili a concedere la parte orientale della città, come capitale di un futuro Stato palestinese… a patto però che i palestinesi si impegnino a rispettare la sicurezza dei loro vicini.
-Anche i palestinesi, però, considerano Gerusalemme la loro capitale. L’Autorità palestinese aveva però rifiutato l’offerta, avanzata da Ehud Barak quando era primo ministro, di dividere Gerusalemme in due, offrendo una parte di Gerusalemme Est ai palestinesi.
-Gli americani considerano Gerusalemme la capitale di Israele: il riconoscimento è stato formalizzato con una legge del 1995. Tuttavia gli Usa mantengono la loro ambasciata a Tel Aviv e considerano la parte Est di Gerusalemme territorio palestinese.
-Le Nazioni Unite non riconoscono Gerusalemme come capitale di Israele. In base a una vecchia risoluzione del 1947, Gerusalemme dovrebbe essere un territorio autonomo, sotto la protezione dell’Onu. Una soluzione oggi considerata inaccettabile sia dai palestinesi che dagli israeliani: almeno su una cosa si trovano d’accordo…
-L’Unione europea non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. In teoria l’Europa si attiene alla risoluzione Onu. Ma di fatto molte diplomazie europee riconoscono la posizione americana come una valida soluzione e sostengono la divisione della città in due. Tutti i Paesi europei mantengono le loro ambasciate a Tel Aviv. Gli europei chiedono a Israele di interrompere ogni costruzione a Gerusalemme Est, ma sembrano avere accettato, almeno di fatto, che Gerusalemme Ovest è sotto la giurisdizione israeliana. anna momigliano 14 Ottobre 2009 http://blog.panorama.it/

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