lunedì 21 dicembre 2009


GerusalemmeYad Vashem

Nel furto dell’insegna di Auschwitz, oltre alla stupidità, o alla “banalità del male” c’è sicuramente l’oltraggio alla memoria. Ma non solo. E mi spiego. In un film a episodi di Dino Risi, “I mostri”, c’è un brano, dal titolo “Scenda l’oblio”, in cui si vede una coppia di spettatori, interpretati da Luisa Rispoli e Ugo Tognazzi, che al cinema sta vedendo un film sulla Resistenza. La scena è quella di un gruppo di partigiani che addossati a un muretto di una casa in campagna, sono fucilati da una squadra di SS. Compiuta l’esecuzione, il personaggio interpretato da Tognazzi si rivolge alla moglie e le dice: “Ecco, nella nostra villetta al mare dovremmo costruire un muretto proprio come quello!”. Qualcosa del genere mi immagino sia accaduto l’altra notte. Qualcuno deve aver pensato che aveva bisogno di una bella insegna in ferro battuto per poter dare un tocco “casual” al proprio cancello o al muro spoglio della propria tavernetta e, non avendo tempo, - Natale è alle porte - ha pensato che la maniera non solo migliore, ma anche più celere, fosse quella di rubarlo. Non c’è bisogno di essere neonazisti, basta essere indifferenti.
David Bidussa,storico sociale delle idee, http://www.moked.it/unione_informa/

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