venerdì 26 marzo 2010



Intensa. Lunga. Una cerimonia a cui non è voluto mancare il capo dello Stato: «Un'occasione per rinnovare la memoria». E ancora: «Onorare la Costituzione rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico». Sono i moniti lanciati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ieri alle Fosse Ardeatine nel 66esimo anniversario dell'eccidio nazi-fascista, presenti centinaia di studenti giunti da varie parti d'Italia. La zona blindata e chiusa al traffico per le presenze delle autorità. La lettura dei nomi dei caduti, la preghiera cattolica e quella ebraica, l'intervento dell'Anfim. Un appuntamento importante per la città e per la collettività: «Ho il dovere, come è scritto nella Costituzione, di rappresentare l'unità nazionale, sono qui per ribadire che dopo la tragica esperienza della barbarie nazista è nato lo Stato democratico con la sua Costituzione che noi dobbiamo onorare nel rispetto di tutte le istituzioni», ha continuato Napolitano. «Questa dev'essere un'occasione per rinnovare la memoria», ha dichiarato il primo cittadino Gianni Alemanno, «bisogna tramandarla anche quando non ci saranno più testimoni diretti attraverso luoghi come il museo della Shoah e Forte Bravetta». Per Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. «Chi scelse un luogo così nascosto per commettere l'eccidio una cava ai margini della città, lo ha fatto nella speranza che tutto rimanesse nascosto e che si dimenticasse. Non è stato così e questa cerimonia conferma quanto sia importante non dimenticare. Per intorno a noi c'è un forte clima di intolleranza che preoccupa». Presenti il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, il vicepresidente della Regione Esterino Montino, i rappresentanti della Comunità Ebraica Riccardo Pacifici, Renzo Gattegna e il rabbino capo Riccardo Di Segni. […]Ester Mieli, Libero, 25 marzo 2010 (cliccando sul titolo si apre l'articolo)

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