18 Marzo 2011 http://www.focusmo.it/
Continua a gonfiarsi quella che in molti hanno già definito «la bolla immobiliare israeliana». L’Ufficio centrale delle statistiche ha pubblicato ieri uno studio che mostra come il prezzo delle abitazioni sia cresciuto anche in febbraio, dello 0.4 per cento.Il trend continua dal dicembre 2008: l’unica flessione registrata finora è stata nel gennaio scorso, ma dall’analisi realizzata dall’istituto appare chiaro che si sia trattato di una piccola parentesi che non ha influito sulla tendenza principale e che, soprattutto, non cambia la situazione di fatto. Abitare in Israele costa sempre di più. L’Ufficio centrale ha poi diffuso i dati sull’ultimo trimestre del 2010. Le cifre mettono in evidenza che nel periodo 2008-10 i prezzi delle case sono saliti del 43 per cento, e anche gli aumenti per gli affitti sono cresciuti in proporzione. La scorsa settimana la stampa locale aveva lanciato l’allarme: un numero crescente di israeliani non può più permettersi di acquistare un’abitazione. Immediata la reazione del Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha dichiarato guerra alla bolla speculativa immobiliare e annunciato un piano abitativo di emergenza per costruire 50mila nuovi appartamenti nei prossimi 18 mesi. «Il piano andrà a beneficio di tutti i cittadini – hanno spiegato i suoi collaboratori –, ma è pensato in particolare per aiutare chi compra una prima casa, appartamenti a poco prezzo per giovani coppie e soldati». Il progetto aspetta l’approvazione finale della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme: ma intanto contro l’azione del governo si sono già levate alcune voci di disapprovazione. Le accuse rivolte all’esecutivo sono di «rispondere alla crisi con gli slogan» e di non avere in realtà idee chiare su come fare fronte alla crisi abitativa in corso.
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