martedì 1 maggio 2012
Voci di donne nel dibattito ebraico
“Questo
appuntamento rappresenta una grande occasione di confronto. La
sovrapposizione del Moked e della Festa del Libro ebraico di Ferrara ha
costituito un errore che ne ha penalizzato la possibilità di
partecipazione”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Renzo Gattegna è intervenuto alla serata di inaugurazione
ufficiale della tre giorni all’insegna di approfondimento e famiglie
organizzate dal Dipartimento educazione e cultura dell’UCEI a Milano
Marittima. “Protagoniste o comparse? Il ruolo della donna nel mondo
ebraico di oggi” il tema al centro di un dibattito che sta proseguendo
nei giorni intenso e partecipato. E proprio una donna ha ricevuto il
Premio Cultura Ebraica 5772: Moria Maknouz, insegnante della Scuola
dell’Infanzia della Comunità di Milano e coordinatrice del progetto
Revivim, che negli ultimi anni ha offerto una serie di corsi di
ebraismo a 360 gradi e per tutti i background. “Con questo
riconoscimento vogliamo premiare l’impegno per la diffusione della
cultura ebraica nelle nostre Comunità - ha spiegato il responsabile
della manifestazione, il direttore del Dec rav Roberto Della Rocca -
Revivim ha fatto un lavoro importantissimo, contribuendo a sfatare il
mito che gli studi ebraici rappresentino qualcosa che deve essere
riservato solo a una piccola parte della Comunità”.La serata è
proseguita con il talk show “Tutte le sfumature del rosa” condotto da
Daniel Fishman, aperto da un intervento a sorpresa, quello della moglie
del rabbino capo ashkenazita di Israele, la rabanìt Metzger, in
collegamento via Skype da Gerusalemme insieme a Milly Arbib “Uomini e
donne si completano a vicenda, ciascuno compiendo i suoi doveri - ha
spiegato la rabanit - L’uomo non vale più della donna, anzi, per la
donna sono previste meno mitzvot perché è considerata più completa, più
vicina al Cielo”. Sul palco Yarona Pinhas, studiosa di mistica ebraica,
Daniela Ovadia, giornalista scientifica, Anna Segre professoressa
torinese e animatrice del giornale HaKeillah, l’artista londinese
Jacqueline Nicholls e la giornalista israeliana Bambi Sheleg, hanno
dato vita a un confronto sul proprio modo di vivere l’ebraismo in
quanto donne e di diverso background. Un confronto che ha toccato i
risvolti più delicati, dal significato dell’esclusione della donna dal
minyan alla discussione di alcuni tra i più problematici passaggi della
Torah che fanno riferimento al ruolo delle donne nella comunità. Con un
punto condiviso da tutte e riaffermato dal rav Della Rocca:
l’importanza dello studio e della conoscenza, come punto di partenza
fondamentale per qualsiasi discussione e comprensione della legge
ebraica.Rossella Tercatin - twitter @rtercatinmoked http://www.moked.it/
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