giovedì 6 dicembre 2012
Quell’estate del 1938 è stata
anche l’ultimo periodo passato insieme a divertirsi, senza preoccupazioni e con
il solo pensiero di quanto la vita abituale poneva loro davanti: la scuola, le
amicizie, le prime simpatie amorose. Proprio per questo se la ricordano così
bene. Da quel momento in poi, cambierà tutto: il mondo che conoscevano e su cui
avevano costruito i loro progetti di futuro si frantumò, d’improvviso”. È un
brano del bel libro Ci sarebbe bastato di Silvia Cuttin (Epika Edizioni, pp.
335), che sarà presentato a Torino il 6 dicembre alle ore 18, presso il Centro
Sociale della Comunità Ebraica.Questo volume racconta l'intreccio e la vita di tre cugini (Martino, Ladislao
detto Laci e Andreas detto Andi) e delle loro famiglie, i Lager e i Goldstein,
nella Fiume liberale e cosmopolita di oltre un secolo fa. Silvia Cuttin, il cui
nonno da parte materna è un Lager, è andata sulle tracce della storia dei tre
giovani e delle assurde traversie a cui sono stati costretti dopo l'abominio
delle leggi razziali del 1938, facendo i conti ogni giorno con la persecuzione,
la cattiveria della società e il forzato esilio, fisico o morale.Ne è venuto fuori un saggio con l’andamento narrativo di un romanzo, scritto in
prima persona, il cui pregio maggiore è la partecipazione del lettore a tutte
le fasi della ricerca e allo sviluppo delle vicende, con la diaspora delle due
famiglie, che si dividono tra Italia, Palestina, Svizzera e Stati Uniti
d’America.Un libro che è anche una lancinante riflessione sul destino individuale. Il
destino imposto a tre ragazzi che avevano l'unico torto di essere di origine
ebraica. Martino finirà ad Auschwitz, da cui miracolosamente tornerà. Laci si
rifugerà in Svizzera. Andi, trasferitosi in America, si arruolerà nella 10tg
Mountain Division e parteciperà alla campagna per la liberazione d’Italia,
morendo a Sassomolare, sull’Appennino, colpito da una granata, mentre
soccorreva dei commilitoni.L’ultima pagina del libro ritorna con commozione all’agosto del 1938, a Medea
(Medveja), una località marina vicino a Fiume. L’ultima estate di giochi, di
sogni e di serenità dei tre cugini, la cui vita di lì a poco sarebbe per sempre
cambiata.Mario Avagliano moked.it
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