giovedì 7 febbraio 2013
Israele - Barack Obama
in visita a marzo
Barack
Obama visiterà Israele il prossimo 20 marzo, durante la sua prima
missione estera dopo la rielezione. Si tratterà della prima visita
nello Stato ebraico da presidente. La decisione, fa notare Scott
Wilson sul Washington Post, suggerisce l’idea che Obama voglia
rilanciare gli sforzi per i negoziati di pace tra israeliani e
palestinesi (prevista anche la visita in Cisgiordiania), e più in
generale, a riportare gli equilibri mediorientali al centro delle sue
priorità, dopo i vari tentativi mai a buon fine nel corso del suo
primo mandato. Dal famoso discorso del 2009 al Cairo che doveva
segnare l’apertura di una nuova fase di rapporti tra gli Stati
Uniti e il mondo arabo, “un paio di dittature alleate con gli USA
sono state sostituite da governi eletti islamisti”, fa notare il
prestigioso quotidiano americano, e la situazione è ancora
tumultuosa.Obama
farà tappa anche in Giordania, uno degli Stati che sopporta il peso
maggiore della guerra civile siriana, con migliaia di profughi che
hanno oltrepassato le sue frontiere in fuga dalla crudele repressione
di Bashar Al-Assad. Poche ore dopo l’annuncio della visita, la
stampa israeliana ha rilanciato la notizia che Obama vuole farsi
promotore di un summit fra il primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu
Mazen (l’ultimo tentativo di negoziato su impulso del presidente
USA nel 2010 fallì dopo poche settimane). Il
rapporto tra Obama e Netanyahu negli anni passati è stato
caratterizzato da una certa tensione, ma la cooperazione tra Stati
Uniti e Israele in materia di difesa è stata approfondita, ed
entrambi concordano sul fatto che sia necessario impedire all’Iran
di usare il proprio programma di uranio arricchito per raggiungere
l’arma atomica. Un cambiamento di rotta nelle relazioni tra i due
potrebbe arrivare anche dalla formazione del nuovo governo
israeliano: l’ingresso nella maggioranza di Netanyahu del partito
centrista di Yair Lapid, che ha ottenuto un exploit alle elezioni,
potrebbe spostare gli equilibri rispetto alla precedente
amministrazione. “L’Autorità
palestinese accoglie con favore la visita di Obama, e spera che darà
come risultato la costituzione di uno Stato palestinese accanto a
Israele” il commento di Nabil Abu Rdeneh, portavoce di Abu Mazen,
come riportato dal Times of Israel. rt,http://www.moked.it/
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