giovedì 14 febbraio 2013
Voci a confronto
Saranno giudicati con rito abbreviato i quattro estremisti di destra
arrestati nel corso delle operazioni che hanno portato all’oscuramento
del portale Stormfront (Repubblica Roma).
Si sono costituiti parte civile, oltre alla Comunità ebraica di Roma,
tre magistrati del tribunale di Palermo, Roberto Saviano e il
giornalista Marco Pasqua. Alcuni quotidiani, tra cui il Corriere,
riportano le frasi choc nei confronti del ministro Riccardi. “Andrebbe
bruciato vivo”, si legge nelle intercettazioni. Gianfranco Fini,
presidente della Camera, ha inviato una lettera al giudice in cui spiega
di aver accettato le scuse offerte da Daniele Scarpino, ideologo e
ispiratore del gruppo.Luigi Poli, ex capo di Stato maggiore grande protagonista della
Liberazione, si è spento ieri all’età di 89 anni. A darne l’annuncio il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nota (Corriere Roma).“Un giovane servitore dello Stato che di fronte a leggi infami e
disumane preferì applicare la legge della coscienza salvando migliaia di
vite umane”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Renzo Gattegna intervenendo alla consegna del premio intitolato
alla memoria dell’ultimo questore di Fiume, Giovanni Palatucci (Avvenire).Il Louvre, con una decisione che ha fatto il giro del mondo, ha deciso
di restituire alcuni quadri sequestrati dai nazisti ed esposti nel
celebre museo parigino a due famiglie di ebrei austriaci, i Wiener e i
Neumann (Repubblica).“Contro Sharon Nizza una disgustosa campagna di delegittimazione” scrive
Fiamma Nirenstein, vicepresidente della Commissione Affari Esteri della
Camera, in un comunicato ripreso oggi dal Jerusalem Post in
cui si attaccano con parole molto forti le scelte editoriali
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.“Quanto all’Unione – scrive
la Nirenstein – ho sempre avuto la sensazione che il suo giornale sia
uno strumento di disinformazione con cui il giornalismo non ha proprio
un bel niente a che fare”.Si infittisce intanto il mistero intorno al cosiddetto “prigioniero x”
suicidatosi nel 2010 in carcere in Israele. L’uomo, cittadino
australiano di origine ebraica, sarebbe stato un agente del Mossad e il
governo avrebbe tentato di occultarne l’identità (Stampa, tra gli altri).(14 febbraio 2013) http://moked.it/blog/
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