giovedì 11 aprile 2013



Il giorno 10/04 è uscito sul Corriere della Sera una recensione, "Quello schiaffo al mito Perlasca", di un libro oserei dire vergognoso. 
Ringrazio il sito "Informazione corretta" che è già intervenuto (vedi link):
Vi chiedo, se lo ritenete, di mandare una mail di protesta al Corriere lettere@corriere.it 
Personalmente ho inviato ai giornali e messo in rete questo comunicato:
"Sono rimasto allibito leggendo qualche giorno fa il libro ma soprattutto l'articolo del Corriere della Sera che gli fa sponda. Il libro è pieno di non verità, facilmente dimostrabili. Ne cito solo alcune che l'articolo (e il libro) fanno passare:
Giorgio Perlasca non poteva trattare perché non parlava tedesco e francese. Invece parlava tedesco e francese!Per l'ungherese, lingua ostica, aveva una interprete citata per nome e cognome nelle sue memorie (l'Impostore, Il Mulino 1996) e che ora vive a Montecarlo. Di Farkas, l'avvocato che curava gli interessi delle Legazione, Giorgio Perlasca ne parla diffusamente nelle sue Memorie, facilmente reperibili in libreria.... Di Sanz Briz esiste un dato di fatto: a inizio dicembre se ne va da Budapest destinazione Svizzera. Sino all'arrivo dei Russi in città chi regge la Legazione è Perlasca. Esistono centinaia di documenti scritti/testimonianze di salvati (ancor oggi viventi), della croce Rossa che testimoniano il tutto. Al signor Arcada che qualche mese fa era venuto a casa mia avevo fornito documentazione e fonti; vedo che nella migliore ipotesi non le ha lette ma ha interpretato la vicenda come un derby italo spagnolo per dimostrare i meriti di Sanz Briz. Che nessuno contesta attenzione perché sino a fine novembre resse e bene le sorti della Legazione iniziando il lavoro di protezione degli ebrei. Ma da inizio dicembre non era a Budapest. A proposito altre inesattezza: Sanz Briz venne proclamato Giusto non nel 1960 come indicato nell'articolo e quindi presumo nel libro ma nel 1991.....Che il sig Espada poi con una ardito revisionismo storico voglia fare in sostanza del "fascista" Franco un salvatore degli ebrei è un problema solo suo.A proposito il sig Espada sa che la Spagna conferì a Perlasca l'Ordine di isabella la Cattolica per quanto fatto?Detto ciò il libro (e l'articolo correlato) non merita altro che un sonoro silenzio, talmente superficiale, pieno di falsità, teso a dimostrare l'indimostrabile. Dispiace che un giornale serio e importante come il Corriere pubblichi senza controllo tali "notizie"
                                                                   Franco Perlasca

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