Amos Gilad: «Israele deve prendere sul serio tutte le minacce»
martedì 21 maggio 2013
I sofisticati sistemi di missili anti-aerei S-300 che la Russia si è
impegnata a consegnare alla Siria potrebbero arrivare ai terroristi
sciiti libanesi filo-iraniani Hezbollah, e anche ad altri. Lo dice Amos
Gilad, capo del ramo sicurezza diplomatica del Ministero della Difesa
israeliano, intervistato dalla tv Canale Due.“Si tratta di sistemi d’arma estremamente pericolosi – afferma l’alto
funzionario della difesa israeliana – Se Hezbollah e Iran sostengono il
regime siriano, perché questi non dovrebbe trasferire tali armi a
Hezbollah? E ciò rappresenta una minaccia per Israele, una minaccia per
le forze americane e una minaccia per il Golfo Persico”.Il riferimento di Amos Gilad al Golfo Persico sembra costituire un
velato avvertimento che la Siria potrebbe trasferire i missili S-300
anche all’Iran. Teheran avrebbe dovuto ricevere dalla Russia una
fornitura di queste batterie nel 2010 se le pressioni americane e
israeliane non avessero fatto saltare il contratto.“Israele deve salvaguardare la sicurezza dei suoi cittadini” aggiunge
Gilad, facendo notare come Hezbollah sia di fatto più stabile rispetto
al regime siriano e, dal momento che Damasco ha già trasferito a
Hezbollah missili tipo Scud, c’è motivo di credere che gli S-300 possano
seguire lo stesso percorso dalla Siria al Libano.A proposito della guerra civile siriana, entrata ormai nel suo terzo
anno, Gilad afferma che il regime di Assad “per sopravvivere, sta
uccidendo sistematicamente la sua stessa gente”. Le forze del regime,
sottolinea, hanno già sparato tra i 200 e i 300 missili su centri
abitati dalla propria popolazione”. Israele, che in fondo è un piccolo
paese, non può influire sulla “terribile carneficina che si sta
consumando laggiù”.Gilad ha anche commentato il servizio del britannico Sunday Times che
citava un anonimo alto ufficiale israeliano secondo il quale Israele
preferirebbe che Assad rimanesse al potere. “Non è quello che dice la
nostra Intelligence militare – afferma Gilad – Certamente non è questa
la nostra posizione ufficiale. La nostra posizione è che dobbiamo
prenderci cura della nostra sicurezza”.A proposito della minaccia fatta nel fine-settimana dal vice capo di
stato maggiore iraniano, Masoud Jazari, che ha giurato di trasformate le
alture del Golan in una zona di attività terroristiche anti-israeliane,
Gilad dice: “Noi siamo un piccolo paese che deve battersi su molti
fronti. L’Iran, da qualunque parte lo si guardi, rappresenta la minaccia
centrale. Ha lacerato il Libano e vi ha piazzato quasi 100mila razzi,
creando di fatto uno stato dentro lo stato. E ha lacerato l’Autorità
Palestinese: oggi nella striscia di Gaza esiste un Hamastan, un’entità
terrorista fondamentalista sunnita. Non appena l’Iran riuscirà a dotarsi
di armi nucleari, è facile immaginare cosa accadrà: queste minacce
diventeranno molto peggiori”.Gilad spiega che Israele deve prendere sul serio tutte le minacce
iraniane, dirette e indirette, e aggiunge che in questo momento la zona
di confine con la Siria rappresenta una situazione fluida. E conclude:
“Dobbiamo contare sulla nostra forza di deterrenza. Non sfugga il
periodo di quiete che abbiamo avuto attorno alla festività di Shavuot,
la scorsa settimana. Dopo tutto, abbiamo forza deterrente e potenti
forze armate che è bene che siano percepite come tali”.(Da: Jerusalem Post, 18.5.13), 20-05-2013 http://www.israele.net/
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