Al Festival di Cannes sbarca “L’ultimo degli ingiusti”. Una nuova 
produzione destinata a far discutere in cui il regista francese Claude 
Lanzmann, padre del celeberrimo documentario Shoah, indaga sulla 
controversa figura del rav Benjamin Mulmerstein, rabbino e ultimo 
presidente del consiglio degli ebrei di Terezin. Ad essere evidenziate 
anche alcune tensioni con la Comunità ebraica di Roma, città in cui 
scelse di vivere con la fine del nazifascismo. “Il film di Lanzmann – 
scrive Giuseppina Manin sul Corriere – può essere l’inizio di una riabilitazione”.Sempre su Repubblica si
 registra l’inquietante deriva di tutti i principali populismi d’Europa.
 Dalla Grecia all’Ungheria, dalla Francia alla Russia: sono ben oltre la
 ventina i partiti ad ispirarsi a ondate di protesta dalle tinte oscure e
 pericolose per l’integrità stessa delle varie società di riferimento.Nuove tensioni in Tunisia in seguito al divieto imposto dal governo 
allo svolgimento di un raduno fondamentalista. Una giovane attivista che
 sfidava gli ultrareligiosi a seno nudo, Amina, è stata “salvata” dagli 
agenti che l’hanno tratta in arresto (Corriere ).
 La Siria di Assad punta intanto i missili verso Israele. “Nessuno 
scenario è escluso”, afferma il primo ministro israeliano Benjamin 
Netanyahu.Sul Fatto Quotidiano
 l’anticipazione dell’uscita di un libro, Un caso di scomparsa, che ci 
porta nuovamente a Tel Aviv sulle tracce di un’indagine dell’ispettore 
Avraham Avraham. L’autrice, Dror Mishani, spiega perché anche la Città 
bianca, solitamente opposta a Gerusalemme nel binomio laicità-religione,
 abbia nella spiaggia la sua sinagoga.L’Herald Tribune 
 denuncia infine lo stallo che sta seguendo alla promessa fatta dal 
governo spagnolo di restituire la cittadinanza ai discendenti di quanti,
 con il ben noto editto di espulsione del 1492, furono cacciati dal 
paese.(20 maggio 2013),http://moked.it/martedì 21 maggio 2013
Voci a confronto
Al Festival di Cannes sbarca “L’ultimo degli ingiusti”. Una nuova 
produzione destinata a far discutere in cui il regista francese Claude 
Lanzmann, padre del celeberrimo documentario Shoah, indaga sulla 
controversa figura del rav Benjamin Mulmerstein, rabbino e ultimo 
presidente del consiglio degli ebrei di Terezin. Ad essere evidenziate 
anche alcune tensioni con la Comunità ebraica di Roma, città in cui 
scelse di vivere con la fine del nazifascismo. “Il film di Lanzmann – 
scrive Giuseppina Manin sul Corriere – può essere l’inizio di una riabilitazione”.Sempre su Repubblica si
 registra l’inquietante deriva di tutti i principali populismi d’Europa.
 Dalla Grecia all’Ungheria, dalla Francia alla Russia: sono ben oltre la
 ventina i partiti ad ispirarsi a ondate di protesta dalle tinte oscure e
 pericolose per l’integrità stessa delle varie società di riferimento.Nuove tensioni in Tunisia in seguito al divieto imposto dal governo 
allo svolgimento di un raduno fondamentalista. Una giovane attivista che
 sfidava gli ultrareligiosi a seno nudo, Amina, è stata “salvata” dagli 
agenti che l’hanno tratta in arresto (Corriere ).
 La Siria di Assad punta intanto i missili verso Israele. “Nessuno 
scenario è escluso”, afferma il primo ministro israeliano Benjamin 
Netanyahu.Sul Fatto Quotidiano
 l’anticipazione dell’uscita di un libro, Un caso di scomparsa, che ci 
porta nuovamente a Tel Aviv sulle tracce di un’indagine dell’ispettore 
Avraham Avraham. L’autrice, Dror Mishani, spiega perché anche la Città 
bianca, solitamente opposta a Gerusalemme nel binomio laicità-religione,
 abbia nella spiaggia la sua sinagoga.L’Herald Tribune 
 denuncia infine lo stallo che sta seguendo alla promessa fatta dal 
governo spagnolo di restituire la cittadinanza ai discendenti di quanti,
 con il ben noto editto di espulsione del 1492, furono cacciati dal 
paese.(20 maggio 2013),http://moked.it/
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